L'archivio fotografico di Agraria è composto da materiale estremamente eterogeneo proveniente dagli ex Dipartimenti della Facoltà ora Scuola di Agraria. Allo stato attuale (giugno 2022) conserva materiale dei Dipartimenti di Agronomia, Economia agraria, Meccanica agraria e Selvicoltura. La ricognizione, iniziata dal materiale più antico, ha prodotto la catalogazione e il condizionamento di alcune parti delle Collezioni dei Dipartimenti di Economia agraria e Selvicoltura.
Dall’ex Istituto di Economia agraria sono pervenuti alla Biblioteca di Agraria 23 album fotografici, databili in gran parte agli anni Venti-Trenta del Novecento, riconducibili con ogni probabilità alla figura di Arrigo Serpieri (1877-1960), docente di Economia agraria e rettore presso l’Università degli Studi di Firenze (vedi anche il fondo librario di Arrigo Serpieri).
Dall'ex Istituto di Selvicoltura è pervenuta una cospicua quantità di materiale fotografico costituito da positivi, negativi, lastre in vetro, stereoscopie. Il materiale è giunto alla Biblioteca di Agraria suddiviso in tre inventari. La catalogazione è in corso.
L'Archivio fotografico di Restauro, fondato nel 1960 da Piero Sanpaolesi contestualmente all'Istituto di restauro, contiene il materiale fotografico raccolto e/o prodotto nell'ambito dell'attività didattica e di ricerca dell'Istituto stesso. Comprende anche un nucleo storico di negativi, prodotti da Sanpaolesi durante il periodo in cui lavorò presso le Soprintendenze di Firenze e di Pisa. In Chartae è consultabile la descrizione e la digitalizzazione dei provini del gruppo "A", 228 schede in cartoncino contenenti le stampe per contatto in b/n da negativi, riguardanti prevalentemente l'attività di Sanpaolesi in qualità di soprintendente prima del 1960.
Il fondo Lando Bartoli (Livorno 1914 - Firenze 2002), donato dagli eredi nel 2012, raccoglie prevalentemente gli elaborati grafici relativi all’attività professionale dell’architetto (1098 tavole relative a 99 progetti). È stato riordinato ed è consultabile.
Il fondo Roberto Berardi (Milano 1937 - Firenze 2008) è stato donato dalla moglie Margherita Ciacci nel 2010. È composto da materiale documentario e dalla biblioteca (circa 500 volumi). La parte documentaria è costituita da alcuni elaborati grafici di progetti, album di fotografie, appunti e materiale di studio, materiale didattico. Il fondo è da riordinare; è presente solo una pre-catalogazione sommaria.
Il fondo Luigi Bicocchi (Firenze 1927–Firenze 2010) è stato donato dalla moglie Daria Frezza nel 2015 e trasferito nei locali della Biblioteca nel 2019. Si compone di 5726 disegni, che documentano la carriera professionale di Luigi Bicocchi. Nell'ambito di un progetto coordinato dai professori Riccardo Butini, Alessandro Merlo e Uliva Velo, è stato redatto l'elenco cronologico dei progetti. Il fondo non è consultabile.
Il fondo Alfredo d'Arbela (Gerusalemme 1898 – Firenze 1977) è stato donato alla Biblioteca nel 1978 dalla vedova Marianna Casati. Raccoglie una ottantina di volumi e tre scatole di documenti di varia tipologia (1910-1960): fascicoli di riviste, documenti di lavoro, materiale iconografico, lettere, documentazione, dell'attività di D'Arbela come membro della UIC, Union Internationale des chemins de fer. Il fondo non è riordinato e non è consultabile.
Il fondo Luca De Silva (Firenze 1947 – Firenze 2018) raccoglie i materiali di vario tipo (corrispondenza, volantini, manifesti, rassegna stampa, fotografie, ecc.) prodotti in occasione degli eventi curati dall'artista e bibliotecario, presso la Biblioteca di architettura (mostra "Il giardino immaginato" e ciclo di incontri "Archi-té"), nonché buona parte dei cataloghi delle sue mostre personali. Il fondo è da riordinare e non è consultabile.
Il fondo è stato donato alla Biblioteca di architettura tra il 2013 e il 2015 dallo stesso Gian Franco Di Pietro (Lugo di Romagna 1935- Firenze 2022), architetto e docente presso l'Università di Firenze. Raccoglie documenti grafici e testuali dell’intensa attività progettuale e urbanistica dell'architetto ed è composto da 205 faldoni comprendenti materiale preparatorio relativo all’attività professionale e 65 tubi contenenti gli elaborati grafici. L'archivio comprende anche circa 200 pubblicazioni e qualche centinaio di numeri di riviste specialistiche. Il fondo è precatalogato, con elenco di consistenza.
Il fondo Enrico Dante Fantappiè (Firenze 1869 – Firenze 1951) è composto principalmente da materiale fotografico. Si tratta di 29 pezzi che testimoniano l’attività professionale di Fantappiè a Firenze e dintorni. Il fondo è riordinato ed è consultabile.
Il fondo Italo Gamberini (Firenze 1907 - Firenze 1990) è stato donato alla Biblioteca di architettura nel 1992 dalla figlia Donatella Gamberini e comprende quasi esclusivamente materiali relativi all’attività didattica dell'architetto. Il resto dell'archivio è conservato presso l'Archivio di Stato di Firenze. Il fondo non è riordinato e non è consultabile.
Dopo diversi trasferimenti, il fondo di Riccardo Gizdulich (Fiume 1908 - Firenze 1983) è pervenuto alla sede di Architettura della Biblioteca di Scienze Tecnologiche nel 2016, dopo la morte del figlio Franco. Si tratta di 95 buste contenenti materiali di studio, relazioni, tavole, dattiloscritti e fotografie, relative all'attività professionale. Il fondo non è stato ancora riordinato e non è consultabile. È disponibile un inventario sommario.
Il fondo Giuseppe Giorgio Gori (Parigi 1906-Firenze 1969) è stato donato nel 1995 ed è costituito dal materiale relativo all'attività professionale e didattica dell'architetto. Il fondo è composto da manoscritti, ritagli di giornale, materiale grafico e iconografico, videocassette degli anni compresi tra il 1934 e il 1968, in particolare si tratta di 140 progetti raccolti in 165 scatole. Del fondo è stato pubblicato l'inventario a stampa.
Il fondo Giovanni Klaus Koenig (Torino 1924 - Firenze 1989) è stato donato dalla moglie Maja Golling al Centro studi Giovanni Klaus Koenig e in parte trasferito presso la Biblioteca di architettura nel 2019. La documentazione trasferita riguarda i materiali di progetto, mentre le pubblicazioni e i materiali didattici sono rimasti al Centro studi. Una ricognizione dei disegni è stata fatta dalla professoressa Giuseppina Carla Romby in occasione del convegno in memoria di Koenig nel 2019. Il fondo non è consultabile.
Il fondo László Bálint Kovács (Sashalom 1901 - Cervia 1967) è stato donato alla biblioteca nel 2013 dalle figlie dell'architetto ungherese. Il fondo è composto da oltre 1000 carte, per lo più elaborati grafici relativi all’attività professionale. Alcune tavole sono state digitalizzate e pubblicate nel volume "Italian architects and builders in the Ottoman empire and modern Turkey. Design across borders", a cura di Paolo Girardelli e Ezio Godoli (2017). Il fondo è dotato di un elenco di consistenza e di un inventario sommario, in corso di pubblicazione su Chartae.
Dopo la morte dell'architetto Franco Lombardi (Firenze, 1935 – Firenze, 2007), gli eredi hanno consegnato alla Biblioteca di Architettura il materiale dell’attività professionale. Il fondo raccoglie materiale di progetto esclusivamente grafico (circa 50 rotoli) ed è da riordinare. È disponibile l'elenco sommario dei progetti. Il fondo non è consultabile.
Il fondo Roberto Maestro (Sesto Fiorentino 1930-) raccoglie la documentazione prodotta dall'architetto nel corso della sua lunga attività di progettista e di docente universitario. Nel 2018 la sezione dei disegni è stata donata alla Biblioteca di architettura, mentre i documenti sono conservati nella sua abitazione privata. Il fondo è in corso di inventariazione da parte della dottoressa Chiara Ricci e non è consultabile.
Il fondo è stato donato da Gian Luigi Maffei (Firenze, 1942 - Firenze, 2019) alla Facoltà di Architettura di Firenze ed è costituito da materiale didattico (materiali raccolti per la preparazione di tesi di laurea e per le pubblicazioni). Il fondo non è riordinato e non è consultabile.
Il fondo Gabriele Manfredi (Torino 1914 - Torino 2016) era stato devoluto al FAI e da questi donato alla Biblioteca di Architettura in data 14 giugno 2016, grazie all’interessamento dell’INU - Istituto nazionale di urbanistica e del professor Giuseppe De Luca. È costituito da circa 575 rotoli di disegni e 88 scatole. Il fondo è da riordinare e non è consultabile.
Il Fondo raccoglie l'archivio di Gabriele Morolli (1947-2013), docente di Storia dell'Architettura presso il Dipartimento di Architettura, proveniente dall'abitazione/studio di Via Scialoia 37 a Firenze, ed è stato donato nel 2015 dalla figlia Eva alla Biblioteca di Architettura. Si tratta di 218 faldoni, che contengono documenti vari, suddivisi in saggi per libri, bozze di progetti preparatori a eventi realizzati o meno (Convegni, Mostre, Manifestazioni pubbliche e private) per un totale di 1324 unità archivistiche (il criterio seguito in fase di ordinamento, rispecchia quello adoperato dallo stesso Morolli). Il fondo contiene anche una parte libraria in fase di catalogazione.
Il fondo Pier Luigi Nervi (Sondrio 1891 - Roma 1979), è stato donato nel 2010 dall'architetto Italo Domenico Castore. È composto da due serie di numerazioni originarie: la prima è costituita da 80 immagini relative alla Cartiera Burgo di Mantova, alla piscina dell'Accademia Navale di Livorno e alla seconda serie delle aviorimesse di Orvieto, Orbetello (GR) e Torre del Lago Puccini (LU). La seconda parte è costituita da 4220 negativi numerati e documentano i progetti di Nervi che coprono un arco temporale che va dal 1920 al 1980 circa. Le immagini sono state digitalizzate.
Il materiale originale dello Studio Nervi è suddiviso tra più archivi, in particolare il CSAC a Parma e il MAXXI a Roma.
Il fondo Rolando Pagnini (Sambuca Pistoiese 1911 - Firenze 1965) è stato donato alla Biblioteca di architettura nel 2015 dall'Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della provincia di Firenze. Comprende parte dell'archivio dello Studio Pagnini di Via Santa Caterina d'Alessandria a Firenze. È in corso la redazione di un elenco sommario. Il fondo non è consultabile.
Il fondo Roberto Papini (Pistoia 1883 - Modena 1957) è costituito dalle opere donate nel 1972 e composto da 330 libri, 55 riviste, 1.500 cataloghi di mostre, cataloghi di librerie antiquarie, estratti, opuscoli, manoscritti, appunti, documenti personali, concorsi di architettura, materiale didattico, elaborati di studenti, materiale fotografico (lastre e fotografie), una raccolta di cartoline e una raccolta di articoli di giornale; il materiale riguarda l'architettura e le arti decorative in Italia dal 1903 al 1956.
Sull'attività svolta da Papini come professore delegato alla Biblioteca di architettura si veda la sezione La Biblioteca al tempo di Roberto Papini all'interno della mostra virtuale Un fiume di libri. La rinascita della Biblioteca della Facoltà di architettura.
Il fondo Marcello Piacentini (Roma 1881 - Roma 1960) è stato donato alla biblioteca nel 1980 ed è costituito da circa 500 fascicoli relativi all'attività professionale dell'architetto, contenenti la documentazione relativa ai concorsi e ai progetti di architettura a cui partecipò (studi, schizzi, esecutivi di opere realizzate, fotografie di architetture, manoscritti delle pubblicazioni e carteggi, estratti di riviste e quotidiani) e da una serie formata da 2.500 pezzi di piccolo formato costituiti da appunti, disegni e studi di architettura, conservati dall'architetto come banca di idee progettuali; i documenti sono relativi agli anni dal 1903 al 1960.
Il fondo Giuseppe Poggi (Firenze 1811 - Firenze 1901) è arrivato in biblioteca nel 2013, dopo alterne vicissitudini. È composto da 906 pezzi (971 disegni) che documentano i lavori edilizi per privati. Interamente digitalizzato, è visibile su Internet culturale.
Il fondo Francesco Rodolico (Firenze 1905 – Firenze 1988) è stato donato alla Biblioteca di architettura dalla vedova, Cecilia Negri. Si compone di circa 1600 negativi e 500 stampe di fotografie, suddivise dallo stesso Rodolico in due sezioni: immagini architettoniche e immagini naturalistiche e paesaggistiche. Il fondo è stato riordinato e digitalizzato nel 2017 ed è consultabile online.
Il fondo Scuola Superiore di Architettura comprende documenti amministrativi e didattici della Regia scuola di Architettura, risalenti agli anni Trenta, poco prima della fondazione della Facoltà (1936). Il fondo è da riordinare e non è consultabile.
Il fondo dello Studio Arcoprogetti (1981-2013) è stato donato alla Biblioteca di architettura nel 2018. È composto da materiali progettuali e documentali (complessivamente 22 rotoli, 15 tra cartelle A1 e dossier A3, 20 fascicoli). L’archivio è da riordinare, ma è presente un elenco di versamento. Il fondo non è consultabile.
Alla morte dell'architetto Francesco Trivisonno (Viterbo 1936 - Negrar 2010), l'archivio era stato donato dai familiari all'amico Gianfranco Di Pietro e nel 2015 è giunto alla Biblioteca di Architettura insieme al versamento della seconda “tranche” dell’archivio Di Pietro. Si compone di 92 scatole di diapositive che documentano i viaggi compiuti da Trivisonno dal 1965 al 1980 in diverse località del mondo. Nel 2020 è stato realizzato a cura della dottoressa Chiara Ricci un inventario sommario, consultabile presso la Biblioteca di architettura. Il fondo non è consultabile.
Il fondo Luigi Vagnetti (Roma 1915 - Firenze 1980) è stato donato alla Biblioteca tra il 1989 e il 1990. È costituito dai carteggi e dal materiale grafico relativo all'attività progettuale dell'architetto; le tavole sono accorpate per progetto (120 progetti) e divise per tipologia (arredamento, chiesa, INAcasa, edilizia, urbanistica, uffici, sportiva, religiosa, scolastica, ponti. Del fondo è stato pubblicato l'inventario a stampa.
Il fondo Enzo Vannucci (Firenze 1912 - Firenze 1982) è stato donato alla biblioteca nel 1984. È composto dal materiale relativo all'attività professionale dell'architetto: 85 inserti, due armadi di disegni tecnici, disegni, lucidi e copie eliografiche raccolte in cartelle, pochi volumi di carattere tecnico. Il fondo è stato riordinato ed è consultabile.
L'archivio Rosario Vernuccio (Gela 1925-) è stato trasferito presso la Biblioteca di architettura nel 2022, proveniente dallo Studio Vernuccio dove era stato conservato dopo la fine dell'attività professionale nel 2005. Il materiale risulta suddiviso in tubi contenenti disegni di progetti ed in blocchi-album contenenti gli schizzi raccolti dallo stesso Vernuccio durante la sua carriera professionale. Il fondo non è inventariato e non è consultabile.
L'archivio fotografico delle Officine Galileo è legato al fondo librario donato nel 1972 al professore di topografia Mario Fondelli, direttore della nuova biblioteca della Facoltà di Ingegneria dell'Università di Firenze, dall'allora presidente delle Officine. L'archivio, conservato fino al 2011 dal professore di fisica Emilio Borchi, è costituito da 2197 unità di diverse dimensioni, di cui 1620 negativi e 577 positivi. Il nucleo più consistente è quello delle 1595 lastre di vetro alla gelatina ai sali d’argento (1300 delle quali hanno il formato storico 130x180 mm), a cui si aggiungono 374 fotografie, 143 pellicole, 79 diapositive didattiche e 6 lastre fotomeccaniche. Le lastre più antiche risalgono alla fine dell'Ottocento, mentre le pellicole più recenti sono degli anni '80 del Novecento. L'archivio documenta la ricerca e la produzione nel settore ottico, fotogrammetrico e geodetico delle Officine Galileo, storica ditta fiorentina, e serviva alla presentazione e alla pubblicità dei prodotti come alla realizzazione dei manuali d’uso degli stessi.
Nel 2018 è stato donato alla biblioteca parte dell’archivio della ditta italiana SAIVO/SEVES, produttrice del celebre mattone di vetro. Il materiale è costituito da libri, opuscoli, stampe, fotografie, letteratura grigia che documenta alcuni processi lavorativi della ditta e modelli-campioni. La donazione, insieme al fondo Officine Galileo, attesta il legame della biblioteca con le ditte locali che hanno sviluppato competenze tecniche riconosciute a livello internazionale e mira a valorizzarne l’operato industriale e i contributi al progresso tecnico. In corso di catalogazione.
Ultimo aggiornamento
14.11.2024