L’oggetto della mostra, dedicata al professor Miklòs Boskovits che ne è stato uno degli ideatori, è quello di riscoprire la ricchissima storia dell’antico ospizio fiorentino di Orbatello, posto in via della Pergola, 56, che costituì un punto di riferimento significativo delle istituzioni assistenziali della città di Firenze, ma anche un centro di committenze artistiche, documentato nelle opere di pittura, scultura e miniatura, in parte ancora presenti nell’oratorio.
Si ripercorre la storia del complesso dalla sua fondazione nel 1372 fino alla trasformazione della chiesa in biblioteca universitaria (1980), oggi Biblioteca Umanistica di Storia dell’arte, mettendo in evidenza, con riproduzioni fotografiche, la collocazione originaria dei dipinti ora al Museo degli Innocenti, che si trovavano sugli altari secondo l’indicazione della pianta pubblicata dal Richa nel 1754.
Dopo il restauro dello spazio esterno, che ha valorizzato la riscoperta dell’edificio e delle opere d’arte ancora presenti, è stato riprogettato l’allestimento della mostra “Orbatello: da asylum a biblioteca. Accoglienza, cultura, arte” - tenutasi a giugno 2012 - per destinare i pannelli, in parte spostati al primo piano della biblioteca, a diventare una illustrazione permanente della storia dell’antico complesso.
Da ospizio caritativo per anziane indigenti e ragazze madri fondato alla fine del Trecento dalla potente famiglia degli Alberti, la cui gestione passa poi ai Capitani di Parte Guelfa, Orbatello nel Settecento, potenziato nelle strutture e arricchita la chiesa di arredi liturgici, diviene sede di una scuola di ostetricia e in seguito, persa la primitiva funzione di ente assistenziale femminile, tra Ottocento e Novecento, Clinica Dermosifilopatica, Clinica Dermatologica e infine Istituto Fotoradioterapico. L’immobile, preso in carico dall’Università degli Studi nel 1936, ha poi subito un totale restauro conservativo che ha compreso la chiesa, officiata fino al 1950 che è stata successivamente adibita a sala di consultazione e biblioteca specialistica per gli studenti di Storia dell’Arte della Facoltà di Lettere.
Trasformazioni, riusi e rifunzionalizzazioni che se hanno snaturato per sempre l’assetto originario del monumentale complesso, permettono altresì di rileggere in filigrana e documentare un parziale, ma significativo spaccato di storia fiorentina che ha nel tempo virtuosamente intrecciato e congiunto devozione, committenza artistica, cura delle anime, attività assistenziali e sanitarie, divulgazione del sapere e promozione culturale.
La mostra, si è tenuta presso la Biblioteca Umanistica, sede di Storia dell’Arte in via della Pergola 56, dal 5 giugno al 5 luglio 2012 con orario: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19, prorogata fino al 29 luglio.