Aggiornamento del 21/06/2022: la passeggiata in programma per mercoledì 22 giugno è stata annullata a causa dell'allerta meteo diramata dal Comune di FIrenze per l'ondata di calore (fonte Ministero della Salute) e sarà eventualmente recuperata in data da stabilire (da settembre in poi).
Tre eventi dedicati a Giuseppe Poggi che intendono sottolineare la lungimiranza dell’architetto che, quasi come un antesignano del famoso personaggio di Italo Calvino in Marcovaldo ovvero Le stagioni in città, desiderò ritrovare un angolo di natura fra strade e palazzi di Firenze.
Firenze, la “città giardino” di Giuseppe Poggi
mercoledì 8 giugno 2022, ore 16:30 (Sala archivi e fondo storico, Biblioteca di architettura - Palazzo San Clemente)
- incontro con Antonella Valentini, Maria Chiara Pozzana e Giuseppina Carla Romby
Programma
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Simonetta Pagnini - Direttrice della Biblioteca di Architettura, UNIFI, Saluti
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Antonella Valentini – Docente di Architettura del Paesaggio, UNIFI, Green Infrastructure ottocentesche
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Maria Chiara Pozzana – Presidente dell’Associazione Firenze Greenway, Viale dei Colli: una straordinaria greenway unica al mondo
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Fortunato Faga – Responsabile Archivi della Biblioteca di Architettura, UNIFI, Il fondo Poggi della Biblioteca di architettura
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Giuseppina Carla Romby – Docente di Storia dell’architettura, UNIFI, Giuseppe Poggi architetto e giardiniere
* Per partecipare all’incontro è consigliata la prenotazione scrivendo a eventibibarc@sba.unifi.it.
Giuseppe Poggi in mostra: disegni e progetti per Firenze
8 giugno - 8 luglio, 2022 (Saletta Archispazio, Biblioteca di architettura - Palazzo San Clemente, apertura dal lunedì al venerdì ore 9 – 18:30)
La mostra espone alcuni disegni del Fondo Giuseppe Poggi, costituito da più di 900 tavole interamente digitalizzate e conservate presso la biblioteca. Fra i disegni in mostra sarà possibile ammirare le tavole su Villa Archinto alle Forbici, odierna Villa il Ventaglio e Villa Favard sul Lungarno Vespucci, oltre alla prima edizione Barbera (1882) del volume Sui lavori per l’ingrandimento di Firenze e l’autobiografia di Giuseppe Poggi, Ricordi della vita e documenti d'arte (Bemporad, 1909).
Sarà inoltre proiettato un video realizzato dalla Biblioteca con alcuni dei disegni più rappresentativi del Fondo Giuseppe Poggi.
Passeggiando nella Firenze di Giuseppe Poggi, tra parterre, giochi d’acqua e passeggi pubblici
con Giuseppina Carla Romby
Lunedì 13 giugno 2022 (ritrovo ore 17:00 alle scalinate di Piazza Ferrucci)
Mercoledì 22 giugno 2022 (ritrovo ore 17:00 alle scalinate di Piazza Ferrucci) - ANNULLATA
A completare l’incontro di mercoledì 8 giugno, si propone un itinerario alla scoperta della zona tra Piazza Poggi e le Rampe, che costituivano una monumentale conclusione del piano urbano di ingrandimento della città, tra fontane e grotte circondate da una folta vegetazione.
Itinerario dettagliato: Piazza Ferrucci - Via dei Bastioni- Torre San Niccolò - Le Rampe del Poggi: grotte e cascate.
*Per partecipare è necessaria la prenotazione, che potrà essere effettuata durante l’incontro La “città giardino” di Giuseppe Poggi dell'8 giugno oppure a partire dal 9 giugno scrivendo a eventibibarc@sba.unifi.it.
Le iniziative sono organizzate nell’ambito del ciclo di incontri Le Archistorie della biblioteca: presentazione di libri, esperienze, progetti… Le Archistorie nascono come legame e riconoscimento all’insegnamento e all’attività di Luca De Silva e ne vogliono rappresentare l’ideale proseguimento.
Con delibera del 22 novembre 1864 Giuseppe Poggi fu incaricato di predisporre il progetto di un grande viale da realizzare al posto delle mura urbane, inteso come cerniera tra l’abitato antico e le nuove edificazioni destinate a soddisfare le richieste di alloggi conseguenti al trasferimento a Firenze della Capitale d’Italia. Si trattava di un programma che nel giro di pochi anni avrebbe riconfigurato l’impianto cittadino nel tentativo di allineare la città alle grandi Capitali europee. Nel progetto dei Viali assumeva un ruolo decisivo la definizione delle alberature, cui era affidato il compito di segnare il confine della città storica e insieme costruire il paesaggio della modernità, che doveva rispondere alla domanda di cittadini e forestieri sempre più attenti alla funzionalità degli spazi pubblici (traffico) ed al decoro architettonico e urbano (passeggi). La selezione di alberi che dovevano fiancheggiare il viale destinato al traffico su ruote e ombreggiare i percorsi del passeggio, rappresentava uno degli aspetti più qualificanti dell’opera e richiedeva una oculatissima progettazione e coordinamento delle operazioni nonché la tutela delle piante, una volta messe a dimora. Nei parterre l’alberata in linea rappresentava un felice espediente prospettico che suggeriva vedute inedite del paesaggio collinare (parterre di Piazza San Gallo, odierna Piazza della Libertà) e del fiume (parterre di Porta alla Giustizia, odierna Piazza Piave). Anche nel Viale dei Colli, era prevista la messa a dimora di piante di diverse specie, adatte a costruire un paesaggio artificialmente naturale che trovava completamento con grotte e cascate delle rampe del piazzale-belvedere intitolato a Michelangelo.