Sono stati digitalizzati e resi accessibili su Impronte digitali 26 esemplari del Fondo antico di Biologia animale della Biblioteca di Scienze, adesso conservato presso la biblioteca del Polo Scientifico.
Si tratta della prosecuzione di un’attività iniziata nel 2009 con la digitalizzazione di circa 300 esemplari nell’ambito di un progetto cooperativo tra le Università di Firenze, di Gottingen e il progetto BHL Europe, continuata poi nel 2010 con la selezione di ulteriori 19 edizioni per il progetto Digitalizzazione per i servizi bibliotecari.
La scelta di questi testi è stata determinata dalla necessità di valorizzare e rendere fruibile una parte di patrimonio altrimenti poco conosciuta e difficilmente accessibile, ad integrazione di un patrimonio digitale internazionale già esteso.
Partendo da un’analisi mirata della collezione, è emerso infatti che più del 60% delle edizioni in lingua inglese e francese conservate nel fondo antico di Biologia animale risultano essere già liberamente disponibili su piattaforme digitali nazionali ed internazionali, quali: Impronte digitali, Internet culturale, Europeana, Internet Archive, Hathi Trust, Biodiversity Heritage Library. In particolare però, la letteratura zoologica ottocentesca in lingua italiana, pur rivestendo un importante ruolo scientifico, è meno rappresentata.
Tra le pubblicazioni scelte si trovano opere corredate di splendide immagini in bianco e nero e a colori che all’epoca, ancora in mancanza di adeguati apparati fotografici, costituivano un prezioso strumento per la ricerca.
Tra queste edizioni si citano: Troisieme Voyage de Cook (1785), Storia naturale degli uccelli che nidificano in Lombardia di Eugenio Bettoni (1865-1868), Iconografia della Avifauna Italica di Enrico Hillyer Giglioli (1906) con le meravigliose tavole di Alberto Manzella colorate a mano, I pesci d’acqua dolce di Roger Verity (1916).