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Prestito interbibliotecario e fornitura copie per gli utenti interni e autorizzati

Cosa si può chiedere

Articoli, libri o parti di libri non posseduti dalle biblioteche di Ateneo. Le biblioteche, una volta ricevute le richieste, provvedono a procurarsi i documenti da biblioteche esterne all'ateneo, italiane o straniere.

Per gli articoli tratti da riviste possedute su carta dalle biblioteche di Ateneo utilizzare il Servizio di digitalizzazione. Il documento verrà fornito in formato elettronico in via gratuita.

Come inoltrare le richieste

Compilando il modulo di richiesta in OneSearch previa autenticazione con matricola e password.

All'interno delle banche dati, il modulo è disponibile tra i servizi visibili tramite il pulsante

pulsante trova@unifi

Tramite il profilo personale in OneSearch è possibile:

  • seguire l'avanzamento della pratica (status richiesta)
  • annullare la richiesta (quando ancora possibile)
  • richiedere il rinnovo di un prestito

L’utente sarà informato dell’arrivo del documento sulla propria mail istituzionale.

Tempi di fornitura e durata del prestito dipendono dalle biblioteche fornitrici.

È attivo anche il servizio di prestito interbibliotecario tra la Biblioteca del Polo Universitario di Prato (PIN) con le sedi del Sistema Bibliotecario e tra la Biblioteca del Polo scientifico e alcune di queste, in forma gratuita: vedi la pagina Prestito IntrAteneo.

Costi del servizio

Il servizio è gratuito se i documenti sono posseduti dalle Biblioteche di Ateneo o se provengono da biblioteche con cui sono state stipulate convenzioni o accordi specifici.

In tutti gli altri casi è soggetto a una tariffa a titolo di rimborso forfettario.

Modalità di pagamento

Il pagamento può essere effettuato:

  • in contanti
  • per soggetti privati (cittadini e imprese), attraverso il portale IRIS PagoPA della Regione Toscana: Istruzioni per il pagamento.  L'importo e la causale saranno comunicati dall'ufficio della specifica biblioteca, a cui dovrà poi essere presentata la ricevuta di pagamento.

Docenti e ricercatori hanno la possibilità di detrarre le spese dai fondi di ricerca loro assegnati.

Ultimo aggiornamento

23.09.2024

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