Importante raccolta di classici delle letterature inglese e americana che, insieme ai saggi critici e alle collezioni di riviste specializzate presenti nel fondo, rappresenta nel complesso un patrimonio bibliografico di pregio e di riferimento per gli studiosi della disciplina.
In buone condizioni di conservazione. In corso di catalogazione. Consultazione, prestito e riproduzione consentiti per il materiale già catalogato.
Sergio Baldi (1909-1984) ordinario di Letteratura inglese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università degli studi di Firenze. Il fondo, pervenuto in dono alla Biblioteca umanistica nel 2004 per volontà degli eredi, è costituito dalla sua biblioteca personale.
Il fondo consiste di circa 930 volumi a stampa e 550 opuscoli, dal 1890 al 1978, riguardanti l'archeologia, donati alla biblioteca nel 1978 [inventariato nel 1985].
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita. Si conserva anche il fondo archivistico.
Luisa Banti (Firenze 1894-ivi 1978), etruscologa, docente di etruscologia e archeologia presso l'Università di Firenze dal 1954 al 1964.
Fondo depositato presso la biblioteca nel 1892. Contiene circa 13.600 volumi a stampa dal XVI al XIX secolo (di cui 2 incunaboli, 745 cinquecentine in sezione particolare) che documentano tutto lo scibile; molto importante la parte scientifica (astronomia, fisica, anatomia etc.); significativamente rappresentate anche le discipline letterarie e antiquarie. Interessante sezione di miscellanee di argomento fiorentino.
Di massima in discrete condizioni di conservazione. Catalogato in parte (catalogo speciale su scheda e parzialmente in SBN). Il Catalogo originale del fondo, redatto da Leopoldo Scaffai negli anni successivi all'acquisizione, ha subito danni e perdite in seguito all' alluvione. Elenco originale del fondo, intitolato: 'Catalogo della Biblioteca del Pio Istituto Bardi depositata nel R. Istituto di perfezionamento. Sezione di Filosofia e Filologia'. Consultazione ammessa.
Presumibilmente raccolto dalla nota famiglia fiorentina nel corso di più secoli (non documentato), il fondo fu donato come legato testamentario dal conte Girolamo de' Bardi, suo ultimo erede, al Pio Istituto de' Bardi, da lui fondato nel 1829 per impartire istruzione gratuita agli artigiani. Ritenendo la vasta e importante collezione libraria estranea alle proprie finalità istituzionali, il Pio Istituto de' Bardi la depositò in parte (altri nuclei di materiali vennero destinati a differenti istituzioni) presso il Regio Istituto di Studi Superiori con atto stipulato il 10 giugno 1892, completa di scaffalature. Fu redatto un apposito 'inventario' (cioè un elenco dei libri), che fu controfirmato dalle due parti. Venivano poste alcune clausole: che la 'libreria' fosse ospitata in sale speciali con l'indicazione del possessore e che il Pio Istituto ne mantenesse la giurisdizione. Esiste un parziale catalogo topografico, in fogli sciolti e a schede. Alcune sezioni appaiono sorprendentemente vuote. Si registrano consistenti lacune rispetto all'elenco originario. Sul frontespizio dei volumi è impresso il timbro del fondo. Su alcuni volumi è presente ex libris: 'Conte Girolamo Bardi'.
Fondo donato nel 1969. Consiste di circa 2500 volumi riguardanti la dialettologia italiana, oltre a dizionari e atlanti linguistici e a numerose pubblicazioni locali di difficile reperimento concernenti aree e luoghi scarsamente noti. Gli interessi del lascito di lire 20.000.000 annesso alla donazione del fondo consentono, insieme ai fondi stanziati dal Dipartimento di Linguistica e a numerosi doni di varia provenienza, di incrementare il fondo.
In buone condizioni di conservazione. Il fondo è depositato in sala speciale intestata al donatore. Catalogato su scheda e in SBN. Consultazione ammessa e riproduzione consentita con riserva (per i volumi a stampa). Il fondo comprende anche un contenitore di materiale manoscritto ancora da riordinare. Consultazione ammessa con riserva (per i manoscritti).
Carlo Battisti (Trento 1882-Empoli 1977), saggista, dialettologo, autore di numerosi dizionari, dal 1925 docente di Glottologia e Storia comparata delle lingue romanze presso l'Università di Firenze. La dialettologia aveva una lunga tradizione nell'Istituto di Studi Superiori. Nel 1873 era stata fondata per iniziativa di Comparetti, Lasinio, Trezza, Villari la 'Società dialettologica italiana' e nel 1874 un insegnamento di Dialettologia venne affidato a Napoleone Caix. Nel 1875 questo venne trasformato nell'insegnamento di Lingue romanze.
Già biblioteca dell'Ente morale Biblioteca filosofica, la collezione pervenne alla biblioteca nel 1942, con apposita convenzione di deposito, come complesso autonomo dotato di proprie scaffalature e proprio catalogo. Essa comprende circa 9.800 volumi a stampa dal XVI al XIX sec (di cui 68 cinquecentine collocate in sezione particolare), più documenti amministrativi non quantificati. Le discipline trattate sono: filosofia, storia delle religioni, religioni orientali, scienze e psicologia.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato in parte su scheda. Catalogo speciale a stampa a cura della Biblioteca Filosofica. Consultazione ammessa. Riproduzione consentita con riserva. Si conserva anche il fondo archivistico.
Nata a Firenze per iniziativa di alcuni studiosi come società teosofica che, allo scopo di diffondere lo studio e la conoscenza di temi e filosofie orientali, organizzava a Firenze lezioni e conferenze, pubblicava un proprio Bollettino e prestava per abbonamento i propri libri ai suoi soci anche in piccoli centri, la Biblioteca Filosofica divenne ente morale nel 1908. Nel 1931 ebbe un proprio Statuto. Nel 1940 divenne sezione fiorentina dell'Istituto di Studi Filosofici ed ebbe sede nei locali dell'Istituto di Studi Superiori.
Il fondo, acquistato dalla biblioteca [ed inventariato nel 1971], consiste di 302 volumi a stampa del' 800 attinenti la letteratura russa che comprendono anche riviste ed almanacchi del periodo simbolista russo.
In discrete condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita con riserva.
Pervenuto alla biblioteca nell'autunno 2005 per volontà dei familiari, che hanno inteso rendere fruibile la raccolta a chi è interessato all'argomento, questo fondo comprende circa 2000 volumi e documenti. Esso rispecchia l'interesse specifico e vario al tempo stesso di Andrea Campana per l'Estremo Oriente, spaziando da testi tecnici di storia, antropologia e politologia ad argomenti di cultura generale, letteratura, arte, e testimonia di una disposizione scientifica generosa e senza pregiudizi nei confronti della materia. L'ordinamento rispecchia la suddivisione originale per argomenti voluta dall'intestatario.
Esiste un elenco topografico dettagliato dei materiali. Consultazione ammessa.
Andrea Campana (Firenze 1955-2003) si laureò in Scienze Politiche presso la Facoltà Cesare Alfieri di Firenze; conseguì presso la stessa università il dottorato di ricerca in Storia politica e diplomatica dell'Asia orientale. Si perfezionò negli Stati Uniti, in Inghilterra, in Francia e in Estremo Oriente. In particolare soggiornò più volte a Seoul in Corea del sud, dove svolse anche attività didattica e di ricerca presso alcune università, divenendo uno specialista di quel paese. Autore di numerosi saggi, analizzò a fondo le ragioni geopolitiche della divisione della Corea in due stati contrapposti. Incuriosito dalla storia degli studi orientali in Occidente, approfondì inoltre la conoscenza dei fondi relativi presso la Biblioteca della Facoltà fiorentina di Lettere. Parallelamente indirizzò il suo interesse anche verso lo studio del crescente flusso commerciale e delle relative problematiche industriali fra Italia e Asia orientale. Membro di AISC (Associazione Italiana Studi Cinesi), AISTUGIA (Associazione Italiana Studi Giapponesi), AKSE (Association of Korean Studies in Europe), EACS (European Association of Chinese Studies), svolse il ruolo di assistente di ricerca presso la cattedra di Storia e civiltà all'Istituto universitario europeo di San Domenico di Fiesole e attività di ricerca e didattica presso la Facoltà di Scienze Politiche di Firenze. Dal 2001 esercitò attività didattica per la materia di 'Storia dell'Asia Orientale' presso la Facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Storia, dell'Università di Firenze.
Il fondo, acquistato nel 1901 previa valutazione dei professori Lasinio e Coen, consiste in circa 5000 volumi (di cui 80 cinquecentine) dal XVI al XIX sec., in particolare monografie di argomento filologico-letterario di ambito semitistico ed ebraistico, tra cui alcune preziose edizioni di opere fondamentali della letteratura mistica ebraica.
Condizioni di conservazione prevalentemente buone. Alcuni volumi necessitano di un intervento di restauro. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Riproduzione consentita con riserva.
Biblioteca personale del professor David Leone Castelli (Livorno 1836-Firenze 1901) docente di ebraico dal 1876 al 1900 presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze. I libri, già collocati nella Sala IV della Biblioteca della Sezione di Filologia e Filosofia, sono confluiti nella corrispondente segnatura attuale.
Il fondo, donato nel 1921 da Achille Coen in memoria del figlio Adriano, cui fu anche intestata una Fondazione che erogava un premio triennale a studenti meritevoli, è costituito da volumi (3.199) ed opuscoli (circa 3.255, contenuti in scatole) dal XVIII al XX sec. riguardanti filologia classica, letteratura, storia, filosofia, diritto.
Condizioni di conservazione generalmente discrete. Alcuni volumi necessitano di restauro. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa con riserva.
Achille Coen (Pisa 1844-Firenze 1921), storico, professore di storia antica presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze dal 1888 al 1914. Con ripetuti incarichi fu a lungo curatore della biblioteca, cui diede un primo organico assetto nel 1901. Dal 1889, con lavoro durato quattro anni, ne redasse il primo catalogo completo. Il fondo non ha una specifica collocazione come Fondo Coen ma è inserito nella 'Stanza V', una delle prime sezioni della biblioteca. Sui frontespizi dei volumi è impresso il timbro Coen.
Il fondo è costituito da circa 11.000 volumi e 3.300 opuscoli contenuti in scatole, oltre a 6 contenitori di materiale manoscritto e 235 cinquecentine in sezione particolare, pervenuti alla biblioteca nel 1927, insieme a oggetti di interesse archeologico di proprietà del donatore, con legato testamentario (totale recentemente documentato: 14.983: Janse). I materiali coprono il periodo dal XVI al XX secolo. Le discipline trattate sono archeologia, papirologia, letteratura, folclore, filologia classica e romanza. I manoscritti, riordinati e suddivisi in 20 contenitori, includono lavori editi ed inediti, corrispondenza, documenti di natura preparatoria, materiale grafico ed iconografico, testi di conferenze.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda (i volumi e gli opuscoli). Catalogo a stampa per le carte. Consultazione consentita.
Domenico Comparetti (Roma 1835-Firenze 1927), filologo, studioso dell'antichità, docente di letteratura greca presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze dal 1872 alla seconda metà degli anni '80. Alcuni volumi del fondo sono stati inseriti in sezioni delle sale di lettura specializzate dell'attuale Dipartimento di Scienze dell'antichità e hanno perso la collocazione originale. I rimanenti sono dispersi fra numerose collocazioni: il nucleo essenziale proviene dalla ex Sala VI della Biblioteca della Sezione di Filologia (attuale Comparetti VI); altro grosso nucleo è quello dei volumi già costituenti all'interno dell'Istituto il Gabinetto archeologico. Sui frontespizi dei volumi è impresso il timbro del fondo.
Il fondo, offerto in vendita alla biblioteca nel 1914 dal figlio del professor D'Ancona, comprende 8.360 opuscoli contenuti in 418 scatole, 759 volumi miscellanei a stampa dal XVIII al XX secolo. Le discipline trattate sono storia, letteratura, politica, arte, filologia. Si tratta di una preziosa e importante collezione di miscellanee, ricca di curiosità e rarità bibliografiche, raccolta con autentica passione di bibliofilo.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa.
Alessandro D'Ancona (Pisa 1835-Firenze 1914), storico, letterato e filologo, collaboratore di numerose riviste, studioso di teatro. Sui frontespizi è impresso il timbro del fondo.
Il fondo, in parte acquistato ed in parte donato, pervenuto alla biblioteca intorno al 1915-6, consiste di circa 1160 opuscoli contenuti in 58 scatole e di un numero imprecisato di volumi a stampa dall'800 al '900 di letteratura, arte, storia, critica storico-letteraria.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso (escluse miscellanee). Riproduzione consentita.
Arnaldo Della Torre (La Spezia 1876-Firenze 1915), storico e critico letterario. Il fondo è inventariato; i volumi sono confluiti in una delle prime sezioni della biblioteca (di cui esiste il topografico alluvionato) senza una collocazione autonoma. Sui frontespizi si trova il timbro Della Torre.
Collezione personale di libri e manoscritti orientali di Bernhard Dorn, particolarmente notevole per la presenza di materiali afghani, il fondo fu acquistato a Pietroburgo nel 1883 dopo lunghe trattative iniziate nel 1879 . L'entità del materiale è difficilmente quantificabile a causa della dispersione tra differenti sezioni della biblioteca, come ad esempio la sezione delle miscellanee di orientalistica (Miscellanea OA, OB) e le collocazioni I-IV, corrispondenti alle omonime sale della iniziale biblioteca della Sezione di Filologia e Filosofia dell'Istituto di Studi superiori. I preziosi esemplari manoscritti residui sono elencati nella scheda dedicata ai manoscritti della biblioteca (v. infra).
Condizioni di conservazione non precisabili senza ulteriore indagine. (Presumibilmente) catalogato su scheda. Consultazione ammessa con riserva.
Bernhard Dorn (Scheuerfeld, Coburgo, 1805-Pietroburgo 1881): orientalista, dal 1829 docente di lingue orientali all'Università di Kharkov, quindi di Storia e geografia dell'Asia Anteriore e di Storia e letteratura orientale all'Istituto asiatico di Pietroburgo. Fu primo bibliotecario della Biblioteca Imperiale e direttore del Museo Asiatico di Pietroburgo.
Il fondo è costituito dai 1314 volumi della biblioteca personale dell'attrice Marisa Fabbri e inoltre da una sezione di copioni teatrali con annotazioni personali dell'artista e da alcuni appunti.
La raccolta documenta gli interessi dell'intestataria: prevalgono i testi drammaturgici, ma nutrita appare anche la sezione dedicata alla letteratura; sono inoltre presenti letteratura musicale, sociologia, politica, saggistica. La donazione è pervenuta nel 2007 alla Biblioteca Umanistica per volontà di Paolo Modugno, compagno dell'attrice.
Esiste elenco alfabetico dei volumi. Consultazione consentita
Marisa Fabbri (Firenze 1931-Roma 2003, si diplomò alla Scuola di recitazione di Firenze e iniziò la sua attività presso il Teatro universitario del capoluogo toscano. Fu attrice tra le più rappresentative del teatro italiano del '900, ma svolse anche attività cinematografica.
Lavorò con i maggiori registi teatrali italiani del dopoguerra. Tra le sue prove più significative si ricordano:I giganti della montagna di Pirandello, con la regia di Giorgio Strehler (1966); Dialoghi con Leucò da Pavese ed Elettra di Sofocle, con la direzione di Aldo Trionfo (rispettivamente 1964 e 1974); e soprattutto le interpretazioni per la regia di Luca Ronconi a partire dal 1973: Orestea di Eschilo, Ignorabinus di Arno Holz, Tre sorelle di Cechov. I dialoghi delle carmelitane di George Bernanos, L'uomo difficile di Hugo von Hofmannsthal.
Di Marisa Fabbri si ricordano anche le partecipazioni alla prosa radiofonica RAI, dagli anni '50 agli anni '80, nella Compagnia di Prosa di Radio Firenze.
Il fondo è presumibilmente pervenuto alla biblioteca per donazione e risulta inventariato nel 1943-1944. Comprende 269 volumi relativi alla storia del fascismo.
Non catalogato. Consultazione non ammessa fino a catalogazione dei materiali.
Timbro sui volumi: Federazione fiorentina Fasci di combattimento-Centro stranieri. I volumi recano precedente collocazione. All'interno di ciascuno volume è presente scheda priva di collocazione, ma dotata di n. di inventario.
Il fondo, acquistato su richiesta di Pasquale Villari nel luglio 1873, rappresenta il primo esempio di acquisto di una intera raccolta da parte dell'Istituto di Studi superiori. Comprende 250 volumi dal XVI al XIX sec. (di cui 8 cinquecentine) di argomento archeologico, assiriologico e linguistico, e inoltre volumi di particolare interesse per la letteratura e la storia della tipografia ebraica.
Condizioni di conservazione prevalentemente buone. Alcuni volumi necessitano di un intervento di restauro. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Riproduzione ammessa con riserva.
Raccolta proveniente dalla biblioteca personale appartenuta al professore Felice Finzi (Correggio 1840-Firenze 1872), etruscologo, assiriologo, docente di Assiriologia presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze, collaboratore di Paolo Mantegazza nella pubblicazione dell' 'Archivio per l'antropologia e l'etnologia'.
Il fondo, acquistato nel 1915, consiste di 980 volumi a stampa dal XVI al XIX sec. (di cui 20 cinquecentine). Si tratta di monografie di argomento filologico-letterario di interesse semitistico. Gran parte delle Bibbie in ebraico più preziose della biblioteca di Lettere provengono da questo fondo. Nel 1926 la raccolta fu incrementata da una successiva donazione di opere arabe ed ebraiche a cura del figlio di Lasinio. I documenti registrano inoltre il successivo lascito di un epistolario.
Prevalentemente in buone condizioni di conservazione. Alcuni volumi necessitano di un intervento di restauro. Catalogato su scheda (i volumi). Consultazione ammessa. Riproduzione ammessa con riserva. Il carteggio, non riordinato, è racchiuso in un contenitore. Consultazione ammessa con riserva.
Raccolta appartenuta a Fausto Lasinio (Firenze 1831-1914), semitista, docente presso il Regio Istituto di Studi Superiori di Firenze di Lingue indogermaniche (1859-1862), Lingua e letteratura araba, Ebraico (1873-1876), Lingue semitiche comparate (dal 1873). Nel 1871 a Firenze Lasinio diede vita con altri studiosi alla Società italiana per gli studi orientali; nel 1886 collaborò con A. De Gubernatis alla fondazione della Società asiatica italiana, di cui fu presidente dal 1891. Negli stessi anni fu nei comitati organizzatori di vari congressi internazionali e sovrintese alla redazione di importanti riviste e alla compilazione di cataloghi di manoscritti orientali, conferendo così un impulso determinante all'affermarsi della linguistica storico-comparativa e della semitistica in Italia e in Europa.
Il fondo non ha una specifica collocazione come Fondo Lasinio, ma i singoli volumi sono inseriti all'interno della sezione IV (ex Stanza IV della Sezione di Filologia della Biblioteca del R. istituto di Studi Superiori), di cui esiste il topografico.
Il fondo (dono della vedova Flora Aghib nel 1958, con l'auspicio che venisse istituito un centro per la filologia romanza) consiste di 887 volumi, 1597 opuscoli contenuti in scatole, 14 riviste (non complete); si tratta di materiale a stampa dall'800 al '900 riguardante letterature e lingue neolatine (classici francesi e soprattutto spagnoli).
In buone condizioni di conservazione. Il fondo è depositato presso il Dipartimento di Studi sul Medioevo e il Rinascimento. Catalogato su scheda (ad eccezione degli estratti). Consultazione ammessa.
Levi D'Ancona, Ezio (Mantova 1884-Boston 1941): filologo, docente di lingue e letterature neolatine nell'Università di Palermo e nell'Università di Napoli. Fu costretto a espatriare per discriminazioni razziali nel 1938; si trasferì negli Stati Uniti, ove insegnò Letteratura italiana nel Wellesley College del Massachussets. Sul frontespizio dei volumi è impresso il timbro del fondo.
11 manoscritti dal XV al XIX secolo in alfabeto latino in apposita sezione di collocazione MS. 1-11.
Condizioni di conservazione discrete. Consultazione ammessa.
Si elencano sotto questa etichetta manoscritti di varia provenienza, i quali sono presumibilmente riconducibili ad altrettanti fondi originari, in parte elencati nel presente catalogo. Occorre in molti casi procedere a una attribuzione ex novo delle provenienze, perché le numerose vicende di dispersione e riaggregazione delle raccolte originarie, nonché i danni dell'alluvione di Firenze del 1966, che danneggiò gravemente la Biblioteca di Lettere provocando la perdita di numerosi materiali e il rimescolamento di molti altri, non consentono allo stato attuale di classificare con esattezza tutti i pezzi residui. L'interesse per gli studi orientali caratterizzò l'Istituto di Studi Superiori dalle origini fino al 1920-1930 circa. A Firenze venne infatti istituita nel 1863-64 la prima cattedra italiana di Lingue dell'Estremo Oriente, affidata ad Antelmo Severini. Nel 1860 Giuseppe Bardelli fu chiamato a ricoprire la cattedra di Sanscrito. Dal 1874 al 1922 l'Istituto fu depositario della Tipografia medicea orientale, che arricchì con caratteri cinesi, giapponesi, indiani, mancesi, devanagarici ed ebraici in modo da poter curare le proprie pubblicazioni. Nel 1871 fu costituita nel suo seno la Società italiana per gli studi orientali, poi (1876) Accademia orientale. A questa subentrò la Società asiatica italiana (cfr. Fondo Società Asiatica e Fondo Lasinio).
Angelo De Gubernatis (Torino 1840-Firenze 1913): orientalista, mitologo, erudito, pubblicista (fondò e organizzò numerose riviste), dal 1862 professore di Sanscrito presso l'Istituto di Studi Superiori di Firenze, insegnamento che in varie forme coprì fino al 1891. Coi materiali raccolti nei suoi viaggi in India, a eccezione di un nutrito gruppo di manoscritti che erano stati raccolti per incarico della Biblioteca Nazionale, inaugurò il Museo Indiano di Firenze e lo diresse fino al 1891. Dopo il suo trasferimento a Roma gli subentrò nella direzione del Museo Indiano Paolo Mantegazza, che ne ottenne l'aggregazione al Museo Nazionale di Antropologia da lui diretto. I manoscritti vennero affidati alla Biblioteca di Lettere; altri materiali furono dispersi fra vari istituti dell'Università.
Il fondo, donato alla biblioteca nel 1931 dalla marchesa Caroline Morelli Wight in nome della defunta sorella Maria Louise, figlioccia ed erede dello spagnolo Ambrosio Fernandez Merino, consiste di circa 5.500 volumi a stampa dal XVIII al XX sec. riguardanti: filologia classica, letteratura italiana, francese, spagnola, storia, storia delle religioni, storia dell'arte, numismatica, geografia, filosofia. Comprende inoltre un fondo archivistico costituito da oltre 4.100 carte di un dizionario etimologico della lingua "Caló", donate nel 1935 da Caroline Morelli Wight ad integrazione del fondo librario.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito non ammesso.
Merino, Ambrosio Fernandez: avvocato e studioso di Malaga, autore dell'opera 'Los gitanos', il cui manoscritto fu donato insieme al fondo. Molti volumi sono inseriti in sezioni delle sale di consultazione di alcuni dipartimenti. Sul frontespizio è impresso il timbro del fondo. Assieme alla biblioteca sono pervenuti in dono anche gli scaffali in legno, oggi custoditi nella ex sala del Consiglio della Facoltà di lettere e filosofia (attuale Sala di consultazione Rari). Fu fatto espresso divieto di alienare il fondo e le scaffalature, cui esso doveva restare unito; fu chiesta inoltre una lapide a memoria del donatore.
Bibliografia: Dizionario Etimologico della lingua "Caló", Catalogo, a cura di Zaplana Susana Donas, in Atti e Memorie dell'Accademia toscana di scienze e lettere La Colombaria, Firenze, Leo S. Olschki, 2002. Grifoni Giovanna, Quattro matrimoni e una biblioteca: storia di una raccolta libraria e delle vite nascoste tra le sue pieghe, Firenze, Firenze University Press, 2023.
Il fondo, pervenuto alla biblioteca in dono, consiste di circa 50 monografie oltre a numeri di riviste e opuscoli per un totale di circa 750 pezzi. I volumi a stampa, del '900, riguardano la storia moderna e contemporanea e la storia del Risorgimento.
In condizioni di conservazione generalmente discrete. In parte alluvionato. Catalogato parzialmente: inventario delle carte manoscritte a cura dell'Accademia Toscana di Scienze e Lettere La Colombaria; catalogazione automatizzata di monografie e numeri di riviste ancora in corso. Consultazione di quanto catalogato ammessa.
Carlo Morandi (Suna, Novara 1904-Firenze 1950), storico, professore di storia moderna all'Università di Firenze dal 1939 al 1950.
Il fondo, pervenuto alla biblioteca nel 1992 per legato testamentario, consiste di circa 800 volumi e di 5 riviste non complete (10 fascicoli, volumi) di letteratura russa in lingua originale del periodo '800-'900.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato in minima parte (catalogazione automatizzata). Consultazione e prestito ammessi solo per i catalogati. Riproduzione consentita.
Leone Pacini (Firenze 1907-Napoli 1990), professore di lingua e letteratura russa presso l'Istituto universitario orientale.
Il fondo, pervenuto alla biblioteca (la Facoltà di Lettere fu erede delle carte e delle sostanze di Palazzeschi) per lascito testamentario nel 1974, consiste di circa 1.500 volumi, 700 opuscoli, 31 riviste (non complete), 6.182 manoscritti. I volumi a stampa sono del '900, fra cui prime edizioni delle opere di Aldo Palazzeschi, classici della letteratura italiana e straniera.
In buone condizioni di conservazione. I manoscritti sono depositati presso il Centro studi 'Aldo Palazzeschi' (Dipartimento di Italianistica) che ne ha curato la catalogazione. Catalogato su scheda (i volumi). Consultazione ammessa. Riproduzione consentita con riserva (solo per i volumi).
Aldo Palazzeschi (Firenze 1885-Roma 1974), pseudonimo di Aldo Giurlani, scrittore.
Si tratta di uno dei più importanti fondi di finno-ugristica in Italia.
Comprende 1660 volumi, ca. 1700 miscellanee (in 58 scatole) e 54 riviste. Sono documentati: lingua e letteratura ungherese, finlandese e estone, storia e storia dell'arte ungherese. è corredato di un catalogo per soggetto, le cui schede sono state personalmente redatte dal prof. Palinkas. Libri e miscellanee sono divisi in XVI sezioni tematiche.
Nel 2002 è stato acquisito uno spezzone di 1115 volumi, riuniti alla donazione originaria dalla vedova Palinkas. Di queste opere, non schedate, è stato redatto un elenco.
Sui volumi timbro: Fondo Palinkas. Non ci sono ex libris. I volumi sono cartellinati a cura del possessore e recano i numeri originari d'inventario assegnato dal medesimo.
Il fondo è parzialmente catalogato nel catalogo della biblioteca dell'Università di Szeged, Ungheria
Consultazione ammessa con riserva.
Laszla Palinkas (Budapest 1910-Firenze 1974)
Laureato a Budapest in Storia dell'arte e Italianistica, ricoprì inizialmente in patria l'incarico di conservatore aggiunto presso la Soprintendenza ai monumenti. Nel 1942 fu nominato Lettore di lingua e letteratura ungherese presso l'Università di Firenze; il rapporto con l'Università di Firenze divenne stabile dopo la guerra, dapprima come lettore (1947), quindi come docente di Lingua e letteratura ungherese.
Fondò a Firenze nella sede di Palazzo Strozzi, accanto al Centro nazionale di Studi sul Rinascimento, un Istituto ungherese di storia dell'arte e di studi umanistici, dotato di una sua biblioteca. Contribuì alla ricostituzione della Società Mattia Corvino in Italia e alla ripresa delle pubblicazioni della rivista 'Corvina' dal 1952 al 1956.
Fra le sue opere principali si annovera la 'Bibliografia italiana della lingua e letteratura ungherese' (Roma, 1943).
Il fondo, acquistato dalla biblioteca [ed inventariato nel 1980] consiste di 867 volumi a stampa dall'800 al '900 di poesia, letteratura e critica, letteratuta italiana e tedesca, filologia germanica.
In discrete condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita con riserva.
Rodolfo Paoli (Firenze 1905- ? ), storico della letteratura tedesca, critico letterario e musicale. Professore di lingua e letteratura tedesca presso la Facoltà di Magistero dell'Università di Firenze.
Il fondo, donato al Dipartimento nel 1986, comprende circa 1600 volumi a stampa dal 1880 al 1975 relativi alla filologia classica.
In discrete condizioni di conservazione.
Ugo Enrico Paoli (Firenze 1884-ivi 1963), filologo e studioso dell'antichità, professore di antichità greche e romane presso l'Università di Firenze dal 1944 al 1950 e di letteratura latina nel 1950-1.
Il fondo, legato testamentario del 1964, pervenne alla biblioteca attraverso la Cassa di Risparmio, Il fondo consiste di 3.315 volumi e 130 opuscoli sciolti, dal '800 al '900, di letteratura italiana e straniera, storia, filosofia, critica letteraria.
In discrete condizioni di conservazione (una parte di volumi è stata alluvionata). Catalogato su scheda. Consultazione, prestito e riproduzione ammessi con riserva.
Giovanni Papini (Firenze 1881-ivi 1956), scrittore e saggista.
Il fondo fu acquistato nel 1923 (Parodi aveva affidato a Pio Rajna l'incarico di vendere la sua biblioteca). Consiste di circa 4.000 volumi a stampa dal XVI al XX secolo, di dialettologia, filologia, critica letteraria, letteratura, storia e filosofia, e di circa 24.500 carte (in 51 contenitori). Nella sezione letteraria del fondo si trovano prestigiosi autografi appartenenti a importanti letterati e uomini di cultura italiani del secolo scorso (basti citare le dediche autografe di Ungaretti, Palazzeschi, Marinetti).
In discrete condizioni di conservazione (una parte delle carte è alluvionata). Catalogati su scheda i volumi. Per le carte catalogo a cura dell'Accademia Toscana di Scienze e Lettere La Colombaria. Consultazione e riproduzione consentite per i volumi. Consultazione ammessa per le carte.
Ernesto Giacomo Parodi (Genova 1862-Firenze 1923), filologo e critico, glottologo, dialettologo, dantista (tra il 1906 e il 1921 diresse il 'Bullettino della Società dantesca italiana'), ricoprì la cattedra di Storia comparata delle lingue classiche e neolatine presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze dal 1892. Sul frontespizio dei volumi è impresso il timbro del fondo.
Il fondo pervenne alla biblioteca per donazione. Comprende 93 volumi dei secc. XVIII-XX di argomento storico-letterario.
Condizioni di conservazione discrete. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa, prestito ammesso, riproduzione consentita.
Ermenegildo Pistelli (Camaiore 1862-Firenze 1927), padre scolopio, filologo classico, papirologo e scrittore. Studiò a Firenze con Girolamo Vitelli; insegnò lingua latina e greca presso il Regio Istituto di Studi Superiori dal 1903-1904 fino alla morte. I volumi sono collocati nell'attuale sezione XVIII (ex sala XVIII della Biblioteca del Regio Istituto di Studi Superiori) e recano il timbro 'Dono Pistelli'. Alcuni volumi hanno dedica a Pistelli o di Pistelli alla Biblioteca.
Il fondo fu acquistato nel 1942 su istanza dei professori Battisti e Devoto [inventariato nel 1943/44] e costituisce un vero e proprio 'unicum' per la slavistica in Italia. I documenti originali parlano di 1141 volumi e 1485 opuscoli, ma il fondo consiste di circa 470 volumi, 277 opuscoli sciolti e 2 riviste (non complete) di letteratura, storia e filologia slava, in prevalenza dell '800 e '900 con alcuni volumi del '700. Nella stima originale del fondo si afferma che particolare attenzione è dedicata alla Dalmazia e che sono presenti tutte le più importanti collezioni di area serbo-croata pubblicate tra il 1918 e il 1939.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione ammessa.
Milan Resetar (Ragusa di Dalmazia 1860-Firenze 1942), slavista e filologo, dottore honoris causa dell'Università di Firenze. Esiste un elenco dattiloscritto delle opere contenute nel fondo.
Il fondo è pervenuto alla biblioteca nel 1998 per donazione degli eredi di Atsuko Ricca Suga, nota scrittrice e studiosa di letteratura giapponese (deliberazione del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Firenze in data 25 settembre 1998). Comprende 1724 volumi riguardanti la letteratura giapponese ed è in corso di riordino.
Consultazione non ammessa fino a inventariazione dei materiali.
Il fondo, costituito da 4727 volumi, documenta i numerosi interessi dell'intestatario: in primo luogo la drammaturgia e le arti dello spettacolo, quindi la musica (con una sezione di spartiti), la letteratura, la sociologia, la saggistica, la politica. La donazione è pervenuta nel 2007 alla Biblioteca Umanistica, sede di Lettere, per volontà della famiglia Rimini e a cura di Costanza Rimini, sorella di Ruggero.
In buone condizioni di conservazione. L'accesso al fondo è consentito. Esiste elenco dei volumi.
Ruggero Rimini (1947-1976), nipote di Luigi Russo, cultore di letteratura e studioso di storia e arti dello spettacolo, conseguì a Firenze con Ludovico Zorzi la laurea in Lettere con tesi su Italo Svevo, poi pubblicata per i tipi di Olschki nella collana Olschki teatro. Svolse carriera di regista teatrale, partecipando a importanti produzioni di Zeffirelli, Visconti, Fersen.
Legato testamentario del 21 febbraio 1910 di 2.295 volumi di storia d'Italia, letteratura italiana, letteratura latina, filosofia, diritto. Il fondo comprende in prevalenza opere dall' 800 al '900; sono presenti anche 14 cinquecentine (in sezione particolare) e alcuni volumi del '600 e '700.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita.
Fedele Romani (Colledara, Teramo, 1855-Firenze 1910), libero docente presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze. Il fondo fu donato all'Istituto di studi superiori insieme alle carte Romani (un contenitore di materiali manoscritti e dattiloscritti) e alle scaffalature, con la clausola che venisse custodito in sala speciale. Era collocato in Sala I.
Dono del figlio di G. Devoto, pervenuto alla biblioteca intorno al 1970 (comunicazione del dr. Tomaso Urso), il fondo consiste in 1.660 volumi e 8 riviste (non complete) dall '800 al '900 (inclusi alcuni volumi del '600 e '700) relativi a storia d'Italia, letteratura italiana, letteratura latina, filosofia, diritto.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita.
La biblioteca è probabilmente appartenuta al suocero del prof. Giacomo Devoto (comunicazione del dr. Tomaso Urso).
Complesse e ancora controverse le vicende di questa raccolta, tutta da individuare, che costituisce una piccola parte dei libri di G. Salvemini e che era stata da questi inizialmente offerta nel 1925 all'Università di Firenze, ad eccezione dei libri già posseduti dalla Facoltà (che egli propose di vendere per poter fare nuovi acquisti). Dapprima accettata, la donazione venne in seguito respinta per ragioni politiche e se ne propose addirittura la confisca. Nel 1925 Salvemini aveva rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico di professore dell'Università di Firenze; fu riammesso in servizio nel 1945. La raccolta sembra essere stata infine acquisita dall'Università, e infatti i volumi risultano inventariati negli anni 1948-50. Difficile definire le esatte modalità di acquisizione e soprattutto il rapporto di questi materiali con la cospicua biblioteca Salvemini, ceduta dal possessore alla Widener Library, Harvard University, durante il soggiorno negli Stati Uniti d'America.
Condizioni di conservazione buone. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita.
Gaetano Salvemini (Molfetta 1873-Sorrento 1957): storico, professore di Storia moderna a Messina dal 1902 al 1910, poi a Pisa dal 1910 al 1916, quindi a Firenze presso l'Istituto di Studi Superiori, poi Università, dal 1917 al 1925. Nel 1925 abbandonò l'Italia per ragioni politiche e fu privato della cittadinanza. Difficile specificare l'entità del fondo, sicuramente non molto cospicuo. I volumi non sono collocati in sezione speciale, ma sono confluiti nelle sezioni X, XI, XIX.
Donato dalla vedova Lea Salvini in omaggio alla volontà più volte espressa dall'intestatario, il fondo è pervenuto in biblioteca nel 1986 (deliberazione del Consiglio di Amministrazione 14 febbraio 1986). Consiste di circa 5.000 volumi e documenta la disciplina storico-artistica in tutte le epoche e sotto tutti i profili critici, estendendosi anche alle discipline storiche, letterarie e artistiche; comprende inoltre tutti gli scritti di R. Salvini, incluse le numerose recensioni di scritti di storia dell'arte apparse nelle più importanti riviste d'arte del '900 in Italia e all'estero.
In buone condizioni di conservazione. Il fondo è depositato presso il Dipartimento di Storia delle Arti e dello Spettacolo, in specifica sala intestata al donatore. Catalogo speciale su scheda (Sale di consultazione di Storia dell'arte). Consultazione ammessa. Prestito non ammesso. Riproduzione consentita con riserva.
Roberto Salvini (Firenze 1912-ivi 1985), storico dell'arte e critico d'arte. Nel 1937 fu Ispettore della R. Soprintendenza di Trento, nel 1939 Soprintendente alle Gallerie della Sicilia, poi alle Gallerie di Modena e di Reggio Emilia. Fu direttore della Galleria degli Uffizi e promotore della ristrutturazione delle sale dei primitivi. Docente di Storia dell'arte dapprima a Palermo, quindi a Trieste (1955), infine a Firenze (1963-1982), sulla cattedra che era stata di Roberto Longhi. A Firenze fu sino alla morte direttore dell'Istituto di Storia dell'arte, che trasferì nella sede attuale; ne istituì in pratica la biblioteca, che fu allestita con i medesimi criteri di ordinamento dei libri che presiedono all'organizzazione della sua biblioteca privata. Esiste il catalogo topografico del fondo. Sui volumi è presente ex libris: Donazione Roberto Salvini.
Pervenuto in dono (1915?), il fondo consiste di 400 volumi di argomento storico-religioso ed ebraistico, pubblicati tra il XVI e il XIX sec. (è presente anche una cinquecentina) e 700 miscellanee.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Riproduzione ammessa con riserva.
Biblioteca 'di lavoro' del professor Francesco Scerbo (1849 - 1927) filologo, ebraista, docente di Ebraico biblico presso il Regio Istituto di Studi Superiori di Firenze dal 1903, già nel 1895 incaricato del riordino del caratteri orientali dell'Istituto. Sui frontespizi dei volumi è impresso il timbro del fondo.
I libri scientifici di Moritz Schiff, illustre fisiologo, furono donati nel 1917 dalla nuora, moglie di Mario; nello stesso anno l'Istituto di Studi Superiori acquistò la collezione di libri e le carte di Mario Schiff. Il fondo è costituito da 1.876 volumi e 2 riviste (non complete) dei secoli XVIII-XIX riguardanti l'anatomia umana e l'anatomia comparata, la fisiologia, la fisica animale e la zoologia, la letteratura italiana, la filosofia e soprattutto la letteratura francese moderna, la letteratura spagnola, la letteratura tedesca, cioè quelle letterature straniere che erano state poco rappresentate fino ad allora nelle raccolte dell'Istituto; comprende inoltre una serie di lettere.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda (i volumi). L'epistolario è da riordinare. Consultazione, prestito, riproduzione consentiti solo per i volumi. Consultazione ammessa con riserva per le carte.
Moritz Schiff (Francoforte sul Meno 1823-Ginevra 1896), professore di fisiologia presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze dal 1863 al 1876. Mario Schiff (+ Firenze, 1915), professore di Lingua francese presso l'Istituto di Studi Superiori. Sul frontespizio dei volumi è impresso il timbro del fondo.
Lasciato in eredità da Ernesto Sestan all'allievo Prof. Giovanni Cherubini, il Fondo è stato da questi donato nel 2010 alla Biblioteca Umanistica e collocato nel pozzo della sede di Lettere. E' costituito da circa 4.500 miscellanee che comprendono estratti da riviste e monografie, conservate in contenitori di tre diversi formati. E' un materiale che viene ad arricchire la Biblioteca per l'ampio spettro tematico che raccoglie: in prevalenza saggi di storia europea che abbracciano tutto il periodo dall'Alto Medioevo fino al 20. secolo, e anche studi di storiografia, geografia, diritto, linguistica, letteratura. In particolare, una cospicua parte è occupata da documenti sul Risorgimento e sull'irredentismo italiano. Il valore del Fondo è accresciuto dalla presenza, nella maggioranza delle miscellanee, di dediche autografe di noti studiosi del Novecento, tutte indirizzate a Ernesto Sestan.
Ancora in corso di catalogazione, si trova in discreto stato di conservazione. La lettura è ammessa solo in sede (per la parte finora disponibile), e la riproduzione solo per fotografia.
Ernesto Sestan (1898-1986): professore di storia medievale e moderna. Nato a Trento da famiglia di origini istriane, si laureò in storia medievale a Firenze con Gaetano Salvemini. Negli anni Trenta del secolo scorso fu redattore per la storia all'Enciclopedia Italiana (a stretto contatto con Gioacchino Volpe) e poi segretario alla Reale Accademia d'Italia. Fu anche redattore della Rivista Storica Italiana fino al dopoguerra. Nel 1948 divenne professore universitario ricoprendo la cattedra prima a Cagliari, poi a Pisa e infine a Firenze. In quest'ultima città fu anche preside della Facoltà di Lettere e Filosofia. Mantenne inoltre l'incarico di direttore dell'Archivio Storico Italiano fino alla morte.
Il fondo rimase naturalmente in possesso dell'Istituto di Studi Superiori con l'estinguersi dell'ente Società Asiatica, che nei locali della Sezione di Filosofia e Filologia era ospitato, negli anni 1935-40. Consiste di circa 420 volumi e 60 riviste (circa 2.700 volumi o fascicoli) riguardanti le lingue e letterature orientali, in particolare dell'Estremo Oriente, pubblicati fra il XVII e il XIX sec. Il fondo comprende anche 4 contenitori di documenti amministrativi.
In discrete condizioni di conservazione. Parzialmente catalogato su scheda (i volumi). Consultazione e riproduzione consentite solo per i volumi.
La Società Asiatica Italiana, erede dell'Accademia orientale già istituita presso l'Istituto di Studi Superiori di Firenze sotto la presidenza di Michele Amari, fu istituita nel 1886 e inaugurata insieme al Museo Indiano, nei cui locali era ospitata, nel 1886 (lo Statuto è del 1898). Essa aveva lo scopo di 'promuovere in Italia e diffondere ogni maniera di studj riferentisi all'Oriente e specialmente all'Asia, per quel che concerne la lingua, la storia, e tutte le manifestazioni letterarie, artistiche e religiose' (Art. 1 dello Statuto). Pubblicò il Giornale della Società Asiatica Italiana e inoltre opere sull'Oriente, grammatiche di lingue orientali, testi orientali inediti e prime traduzioni italiane di opere orientali. Sui frontespizi dei volumi è impresso il timbro del fondo.
Il fondo giunse alla Biblioteca nel 1938 e comprende materiali appartenuti alla Società italiana per la diffusione e l'incoraggiamento degli studi classici (Atene e Roma). Un'indagine ulteriore potrà rivelare se in esso si trovano inglobati anche i materiali appartenuti ad Ettore Bignone, che ne fu presidente, i quali risultano donati alla Biblioteca. Comprende 103 volumi di argomento vario, fascicoli di riviste, 33 scatole di miscellanee relative ala letteratura greca e latina.
Catalogato su scheda. Consultazione ammessa, prestito ammesso, riproduzione consentita. Sul dorso dei volumi il cartellino 'Biblioteca Società studi classici Firenze'. Timbro sui volumi: 'Atene e Roma, Società italiana per la diffusione e l'incoraggiamento degli studi classici. Presidente prof. Ettore Bignone.
La Società italiana per la diffusione e l'incoraggiamento degli studi classici fu fondata a Firenze nel 1897 anche allo scopo di promuovere conferenze, pubbliche letture ed escursioni artistico-archeologiche. Suo primo presidente fu Girolamo Vitelli; la presiedette anche Domenico Comparetti, ai cui libri presumibilmente i materiali della Biblioteca della Società di studi classici erano accorpati nelle sale dell'Istituto di studi superiori. Ettore Bignone (Pinerolo 1879-Firenze 1953), docente a Palermo di letteratura greca e dal 1925 a Firenze di letteratura greca e latina, accademico d'Italia, autore di importanti saggi sulla poesia greca e latina e di una storia della letteratura latina, direttore della Società italiana per la diffusione e l'incoraggiamento degli studi classici (Atene e Roma) dal 1933.
Dono della signora Angela Romagnoli Tarozzi, il fondo consiste di 311 volumi e 607 opuscoli (sciolti o contenuti in scatole) in prevalenza dell'800 e '900, alcuni del '700, di argomento filosofico. Un numero imprecisato di opuscoli è ancora da inventariare e catalogare.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita.
Giuseppe Tarozzi (Torino 1866-Padova 1958), filosofo. Un Fondo Tarozzi è posseduto anche dalla Biblioteca di Scienze della formazione.
Naturalmente ereditato dall'Università di Firenze, che ebbe in uso quella sede, in seguito alla soppressione della Scuola di recitazione e alla chiusura del Teatro universitario L. Cherubini, già ubicato nei locali di via Laura che poi vennero usati dalla Facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche, il fondo venne successivamente consegnato alla Facoltà di Lettere e Filosofia. La biblioteca costituiva il supporto didattico e scientifico alla Scuola di declamazione, poi di recitazione; essa rappresenta quindi una preziosa raccolta di edizioni di opere teatrali comprese tra il XVIII e la prima metà del XX secolo e comprende anche opere di tecnica teatrale. Numerosi copioni sono raccolti in cartelline. Consiste di 1.675 volumi, circa 1.600 opuscoli contenuti in scatole e 156 opuscoli e fascicoli di riviste sciolti, di storia del teatro e storia della musica. Il fondo è corredato da un catalogo a schede Staderini in sette raccoglitori, probabilmente compilato nel 1951. I volumi sono stati in gran parte inventariati nel 1991.
In discrete condizioni di conservazione. Catalogo speciale dei volumi a stampa allestito in forma di tesi di laurea (miscellanee escluse).
L'ente Teatro Universitario L. Cherubini nacque nel 1946 per una convenzione tra Università, Conservatorio di Musica e Accademia di Belle Arti. Esso era l'erede della lunga tradizione teatrale fiorentina ospitata nell'edificio di via Laura che già aveva visto nascere nell'Ottocento la Scuola di Declamazione, poi di Recitazione, che il Ministero della Pubblica Istruzione riunì all'Istituto musicale fiorentino sotto il nome 'Cherubini'. Tra il 1881 e il 1918 la scuola fu diretta da Luigi Rasi. Dal 1934 i locali ospitarono il Teatro sperimentale dei GUF. Il fondo è inventariato in parte. Differenti timbri apposti sui volumi attestano i vari passaggi di proprietà del fondo. Sui volumi si notano cartellini con le collocazioni originarie.
La collezione, pervenuta alla biblioteca in parte come acquisto (1914) e in parte come dono del figlio Roberto (1947), fu valutata dalla commissione giudicatrice estremamente interessante perché documentava 'la più elevata produzione del pensiero filosofico degli ultimi cinquanta anni di vita nazionale' e per l'attenzione alla produzione filosofica straniera, nonché alla storia religiosa del Medioevo. Consiste di 2078 opere e 3579 opuscoli ('800 e '900, alcuni del '600), 56 cartelle di materiale manoscritto (materiali preparatori per lezioni e pubblicazioni, trascrizioni di codici e documenti, appunti, manoscritti degli anni 1870-1910). Le discipline coperte sono inoltre: psicologia, pedagogia, antropologia, storia e letteratura.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda (i volumi); per i manoscritti catalogo speciale a stampa a cura dell'Accademia Toscana di Scienze e Lettere La Colombaria pubblicato nel 1991. Consultazione, prestito e riproduzione consentite per i volumi; per i manoscritti è consentita la sola consultazione.
Felice Tocco (Catanzaro 1845-Firenze 1911), filosofo, antropologo, storico della filosofia e della cultura, professore di antropologia all'Università di Roma dal 1871, poi di storia della filosofia all'Università di Pisa e al Regio Istituto di studi superiori di Firenze. Sul frontespizio dei volumi è impresso il timbro del fondo.
Il fondo si articola in due sezioni. La prima comprende circa 1500 volumi e riviste, che trattano argomenti letterari e argomenti vari) e 2 contenitori di materiale vario ancora da riordinare; non è stata inventariata ed è depositata presso la biblioteca centrale di Lettere. L'altra sezione (circa 1300 volumi riguardanti la storia dell'arte europea, particolarmente nord-europea) comprende la parte specificamente artistica della biblioteca privata di Charles de Tolnay, già ubicata nel suo appartamento di via Ghibellina all'interno della Casa Buonarroti. Questa sezione fu ereditata in parte (un fondo Charles de Tolnay, essenzialmente michelangiolesco, è posseduto dalla Casa Buonarroti) da Antoine de Revay, che la mise in vendita nel 1982 proponendone l'acquisto all'Istituto di Storia dell'arte dell'Università di Firenze. La collezione artistica fu acquistata dalla Regione Toscana per conto dell'Istituto, presso il quale essa venne depositata il 12 dicembre 1985 (il comodato venne formalizzato nel 1990 tra l'ente Regione Toscana e il neonato Dipartimento di Storia delle arti e dello spettacolo); non è stata inventariata.
In buone condizioni di conservazione. I volumi di storia dell'arte sono depositati presso il Dipartimento di storia delle arti e dello spettacolo (sale di consultazione di Storia dell'arte). Catalogato in SBN. Consultazione ammessa con riserva.
Tolnay, Charles de (Budapest 1899-Firenze 1981) storico dell'arte e critico d'arte, michelangiolista insigne. Direttore della Casa Buonarroti dal 1965 al 1981. Timbro sui volumi con l'indicazione: Fondo C. Tolnay. Esiste un elenco della sezione artistica del fondo, redatto su commissione del professor Roberto Salvini all'atto della presa in consegna dei volumi. L'elenco riproduce le collocazioni originali volute da C. Tolnay.
Il fondo, lascito nel 1935 di Girolamo Vitelli all'allora Gabinetto di papirologia, comprende circa 4.000 volumi, 500 opuscoli e 1.500 estratti relativi a papirologia, archeologia e letterature classiche, molti dei quali recano, assieme alla dedica autografa dell'autore a Vitelli, le annotazioni critiche di quest'ultimo a margine.
In buone condizioni di conservazione. Tutto il fondo è collocato presso l'Istituto Papirologico 'G. Vitelli'. Alcuni autografi (trascrizioni di papiri, appunti di metrica e critica, poesie) e documenti diversi sono in attesa di riordino. Catalogato su scheda (i volumi). Consultazione ammessa. Riproduzione consentita con riserva.
Girolamo Vitelli (Santa Croce del Sannio, Benevento, 1849- Spotorno, Savona, 1935), filologo classico e papirologo, assistente presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze dal 1874, professore straordinario di grammatica greca e latina dal 1878, nel 1882 ordinario di paleografia greca e lingua greca e latina, sostituì nel 1887 il Comparetti nella cattedra di lingua e letteratura greca, che tenne sino al 1915, anno in cui si ritirò dall'insegnamento per dedicarsi allo studio della papirologia.
Fondo acquisito dalla biblioteca per usucapione. Consiste di circa 1.350 volumi dall'inizio del '600 agli inizi dell'800, con prevalenza di opere del '700, e di 2 cinquecentine. Si tratta di opere a carattere religioso (teologia, morale, storia sacra, liturgia e agiografia).
In discrete condizioni di conservazione. Legature originali. Catalogato in parte (su scheda). Consultazione ammessa.
I libri furono rinvenuti nel corso di lavori di manutenzione. Non furono riuniti in una specifica sezione ma inglobati nella sezione di Storia del Cristianesimo.
Il fondo, donato alla biblioteca [ed inventariato nel 1976],consiste di 813 volumi a stampa, molti del '900, alcuni dell' '800. Le discipline trattate sono: letteratura italiana, russa, tedesca, francese, letteratura giocosa, poesia, storia aneddotica, scritti politici, arte e critica d'arte, enciclopedie, filosofia.
In discrete condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita con riserva.
Giovanni Costetti (Reggio Emilia 1874-Settignano 1949), pittore legato al gruppo dei Pistoiesi del primo '900.
Il fondo, dono della moglie [ed inventariato nel 1984], consiste di 904 volumi a stampa del '900 riguardanti la letteratura italiana (soprattutto poesia anche di critici d'arte o pittori, poesia popolare dialettale).
In discrete condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita con riserva.
Alfonso Gatto (1909-1976), poeta ermetico.
Il fondo, dono della famiglia [ed inventariato nel 1984], consiste di 1.340 volumi a stampa dal'800 al '900 di filosofia della scienza e logica, morale, politica, linguistica, matematica, geometria, biologia.
In buone condizioni di conservazione, il fondo è stato rilegato nel 1990. I testi antichi mantengono le legature originali. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita con riserva.
Giulio Preti (1911-1972), docente di filosofia presso la facoltà di Magistero dell'Università degli studi di Firenze.
Il fondo, dono della famiglia [ed inventariato nel 1985], consiste di 1.797 volumi a stampa dal'800 al 1939 (tre del '700) che trattano di educazione morale, economia politica, filosofia, psicologia, linguistica, poesia.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita con riserva.
Tarozzi, Giuseppe, filosofo (Torino 1866 - Padova 1958); allievo di Ardigò e professore di Filosofia presso l'Università di Bologna.
Il fondo, donato dall'intestatario del fondo nel 1997, consiste di 1.400 volumi a stampa degli anni '50-'80 e numerosi fascicoli di riviste. Le discipline trattate sono: pedagogia, didattica, psicologia dell'età evolutiva, didattica. Alcuni libri per bambini del primo Novecento.
In buone condizioni di conservazione.
Mario Valeri (1924-), docente presso la Facoltà di scienze della formazione dell'Università degli studi di Firenze.
Il fondo, donato dall'intestatario nel 1969, consiste di 6.022 volumi a stampa dal'800 al '900, alcuni del '700, fra cui un raro testo del Muratori del 1735. Gli argomenti trattati riguardano: pedagogia, filosofia, storia e filosofia delle religioni, psicologia, psicanalisi, economia, diritto, arte, storia, letteratura.
In discrete condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita con riserva.
Giacomo Vertova (1888-1969), insegnante di filosofia nei licei.
Il fondo, che la BNCF acquistò dagli eredi, è in comodato presso la Biblioteca di geografia dagli anni '30. Consiste in circa 1.300 volumi di cui 111 rari, 558 carte geografiche (di cui alcune in molti fogli), 213 contenitori, 57 volumi di opuscoli, 320 volumi di varie riviste. Il materiale di soggetto geografico è soprattutto dell'800 e del '900.
In discrete condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa (con riserva per i rari). Riproduzione consentita con riserva.
Giovanni Marinelli (Udine 1846-Firenze 1900) geografo, professore di geografia presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze dal 1893 al 1900. Olinto Marinelli (Udine 1876-Firenze 1926) figlio di Giovanni, geografo, professore di geografia a Firenze dal 1902 al 1926.
Il fondo, acquisito con il contributo C.N.R. nel 1966/67, comprende 470 volumi del'800 e del '900, 360 riviste, 260 microfilms, 1 contenitore di materiale vario riguardanti l'emigrazione italiana negli Stati Uniti ed anche nel resto del continente (Brasile etc.).
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda (catalogo speciale). Un contenitore con fotografie ed opuscoli è ancora da inventariare e catalogare. Consultazione ammessa. Prestito ammesso per i volumi. Riproduzione consentita con riserva.
Il nucleo originario del fondo è stato accresciuto con successive donazioni e acquisti.
Il fondo, donato da Charles Farnsley nel 1967/69, consiste di circa 24000 microcards opaque che riproducono circa 4.000 opere rare e fuori commercio che riguardanti la storia degli Stati Uniti d'America e viaggi e scoperte nell'America del Nord. Gli originali sono conservati per la maggior parte alla Library of Congress di Washington.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato in parte (su scheda). Consultazione ammessa con riserva. Riproduzione consentita con riserva.
Farnsley, Charles (1907-1990) deputato americano e presidente della Lost Cause Press.
Il fondo, di proprietà della Biblioteca di Lettere dal 1939, è stato trasferito nella nuova sede della Biblioteca di Psicologia, annessa al Dipartimento di Psicologia in via San Salvi, ritenuta la sede più idonea a ospitare la raccolta libraria di uno dei padri fondatori della disciplina. Sezione staccata della Biblioteca Umanistica, al pari della sezione di Lettere che resta ubicata nel complesso di Piazza Brunelleschi, la Biblioteca di Psicologia è stata inaugurata il 16 marzo 2009. Il fondo consiste di 2562 volumi, per un totale di 2827 tomi, che sono collocati in 6 sezioni contrassegnate dai numeri I-VI. Consiste inoltre di 668 opuscoli in 27 contenitori, 123 riviste (non complete, di cui 94 testate italiane e 29 straniere; le riviste restano in deposito presso la sede di Lettere). Il materiale è prevalentemente otto-novecentesco, ma sono presenti edizioni più antiche. Le discipline trattate includono filosofia, storia delle scienze, pedagogia e psicologia, storia, storia delle religioni.
In discrete condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa con riserva. Prestito ammesso con riserva. Riproduzione consentita con riserva.
Francesco De Sarlo (San Chirico Raparo, Potenza, 1864-Firenze 1937), filosofo, professore di filosofia teoretica presso il Regio Istituto di studi superiori di Firenze dal 1900 al 1933. Nel 1903 inaugura il Laboratorio di psicologia sperimentale. Sul frontespizio dei volumi è impresso il timbro Fondo De Sarlo. Esiste l'inventario topografico del fondo.
Il fondo è pervenuto alla biblioteca per donazione dell'intestataria. Consiste di 1320 volumi, 490 miscellanee e alcune riviste e riguarda essenzialmente la psicologia e la storia della psicologia.
Condizioni di conservazione buone. Catalogato su scheda. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita.
Maria Luisa Falorni (Firenze 1921-), docente di Psicologia dell'età evolutiva presso la Facoltà di Magistero dal 1975, poi di Psicologia presso la medesima Facoltà dal 1978 al 1993, data di cessazione per collocamento a riposo (notizie comunicate dall'Uff. di gestione giuridica del personale docente e ricercatore).
Consiste di 366 volumi e circa 50 opuscoli a stampa dal 1900 al 1960 di psicologia, pedagogia, medicina.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda. Parzialmente catalogato in SBN. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita.
Il fondo consiste di 162 volumi dalla fine dell'800 ai primi decenni del '900 riguardanti soprattutto la psicologia.
Le condizioni di conservazione sono discrete. Catalogato su scheda e in SBN. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita.
Il fondo (lascito del 1995) consiste di 700 volumi ed opuscoli a stampa dal 1940 al 1980 riguardanti la psicologia, la pedagogia, la linguistica.
In buone condizioni di conservazione. Catalogato su scheda e in SBN. Consultazione ammessa. Prestito ammesso. Riproduzione consentita.
Lydia Tornatore (Palermo 1927-), professore di pedagogia a Firenze dal 1980 al 1994.
Ultimo aggiornamento
10.09.2024