In questa pubblicazione Darwin sostiene rivoluzionariamente che l´uomo deriva da uno simiade remotamente disceso da un animale acquatico, probabilmente simile all´Ascidia. La differenza intellettiva tra l´uomo e le specie animali meno organizzate da cui discenderebbe sarebbe solo quantitativa e di grado. Come l´intelligenza, anche il sentimento morale è infatti istintualmente presente in ogni animale, e di conseguenza sottoposto alla legge dell´evoluzione. Approfondendo i principi che regolano la selezione sessuale, Darwin giunge alla constatazione che gli individui più poveri e disadattati dovrebbero astenersi dal matrimonio e dalla procreazione, opportunità che dovrebbe spettare ai più favoriti, punto di vista, questo, che verrebbe a conferire valore scientifico e morale alla lotta per la vita e alle differenze di classe. Il naturalista Michele Lessona, legato a Darwin da un vincolo di amicizia, ottenne il consenso a tradurre l’opera in italiano, contribuendo così alla diffusione della teoria evoluzionistica in Italia. Nel 1864 collaborò con Leonardo Salimbeni per realizzare la traduzione e nella prefazione i due curatori, senza utilizzare la cautela che distingueva il collega De Filippi, rendono evidente la portata dell’opera non solo dal punto scientifico ma anche da quello etico-religioso, giacché essa “tende a ridurre ai limiti più ristretti l’ingerenza immediata di una forza soprannaturale”.
Ultimo aggiornamento
15.11.2022