Lo Statuto che il 30 aprile 1875 Carlo Alfieri presentò al principe Umberto era molto simile a quello redatto due anni prima dal Comitato promotore della "Società per la formazione e pel mantenimento di una Scuola di Scienze Sociali".
Quest'ultimo, infatti, espressione per lo più del pensiero politico dell'Alfieri stesso, anticipava tutti i temi che la versione del 1875 avrebbe trattato.
La sua redazione fu curata da Odoardo Luchini, Luigi Laffrichi, Carlo Francesco Gabba e Massimiliano Giarrè, i quali ebbero come unico modello a cui ispirarsi, data la novità assoluta che la Scuola costituiva nel panorama educativo italiano, ‘l"Ecole libre des Sciences Politiques" sorta a Parigi due anni prima.
L'articolo 3, dopo il primo che denomina ufficialmente la Scuola e il secondo che ne stabilisce la sede a Firenze, riassume da solo "tutti i sogni, ed anche le illusioni dei promotori" [1].
"E' scopo della Società - si legge - l'istruzione e l'educazione necessaria:
[1] G.Spadolini, Il "Cesare Alfieri nella storia d'Italia", Firenze, Le Monnier, 1975, p. 43
Ultimo aggiornamento
06.06.2022