Lodi
Laudensium statuta seu iura municipalia. Quibus additus est index, quo, quicquid in ipsis continetur, nulla mora, nulloque negotio sciri potest.
Laude Pompeia, apud Vincentium Taietum, 1586.
In fol.
Bonaini 104; Berlan 59; Manzoni I, 237; Fontana II, 118; CRSS IV, 95-96.
Edizione in tutto identica alla precedente, alla quale lo stampatore addiviene spinto dalle esigenze della pratica del diritto poiché del testo statutario non circolavano che rare copie, tanto manoscritte che a stampa, e perdipiù in cattive condizioni (lettera dedicatoria, c. 2 r.).
D-1-52. Esemplare con molteplici note marginali.