Lucca
Lucensis civitatis statuta nuperrime castigata, et quam accuratissime impressa.
Coloph.: Lucae, Ioannes Baptista Phaellus Bononiensis Lucensi aere publico impressit, 1539 cal. Martiis.
In fol.
Bonaini 108; Berlan 60; Manzoni I, 240; CRSS IV, 123-124; LdS 64-65; Osler I, 1190; Statuti toscani 129.
Lo statuto fu approvato dal Maggior Consiglio il 6 giugno 1539 (coloph.), dopo che la stampa si era chiusa il primo marzo. La cosa assume un significato particolare se si pensa che fu la stessa Repubblica di Lucca a sostenere le spese di edizione e che la decisione di licenziare lo statuto alle stampe era stata presa già nel 1527, quando con le riformagioni del 13 e 17 novembre (CRSS IV, 124) si era deciso di rivedere la compilazione del 1446 allora in vigore.
C-4-788. Sul front.: «Restauratum primo kalendas Iunii 1780. Sumptibus r.mi D. D. Antonii Sbarra» e «Conte Federico Bernardini». Il volume è ricco di note marginali.
D-1-159.
FCA 200. Il volume proviene dalla Corte d’Appello, alla quale era giunto per la soppressione napoleonica del convento dei minori di San Francesco a Fiesole. Sul front. il timbro della Corte Regia di Firenze e la nota «Del Convento di S. Francesco di Fiesole stanza G n. 24». Nella carta che precede il front.: «S. Francesco di Fiesole n. 12.366»; all’interno del piatto di coperta la segnatura «A.2.1.5». L’esemplare manca del grande stemma di Lucca al fine.