Modena
Libri quinque statutorum inclytae civitatis Mutinae cum reformationibus, additionibus ac tribus locupletissimis indicibus, denuo in lucem aediti.
Mutinae, apud Paulum Gadaldinum, 1590.
In fol.
Berlan 73; C1890 88 (1932); Manzoni I, 282; Fontana II, 217; CRSS IV, 359; BEGA I.1, 184; Osler I, 1354.
Gli statuti furono approvati il 20 marzo 1546 da Ercole II, duca di Ferrara, Modena e Reggio (p. 324). Le Reformationes statutorum novorum inclytae civitatis Mutinae annunziate nel titolo d’insieme vengono dopo il coloph., con paginazione autonoma ma senza frontespizio. Seguono il Calmiero del pane venale di Modona, ordinato, & stabilito dagli ill. sig. conservatori, col consenso dell’illustriss. sig. il sig. conte Ferrante Estense Tassone governatore dignissimo per sua altezza serenissima di essa città di Modona. L’anno del Signore MDLXXXI adi XX febraio, 3 cc. n. n. senza frontespizio e note tipografiche; e le Taxationes mercedum notariorum civitatis Mutinae, et eorum statutorum reformationes. Anno MDLIII, con paginazione autonoma e senza frontespizio, ma al coloph.: Mutinae, apud Paulum Gadaldinum, 1590.
D-1-126. Esemplare mutilo del front. Al fine la nota di possesso: «Cesari Argiliani».