Cadore
Statuta communitatis Cadubrii cum additionibus noviter impressa.
1545 (Venetiis, per Ioannem Patavinum).
In fol.
Bonaini 89; Berlan 17; Manzoni I, 85; Fontana I, 201; Besta II, 591; CRSS II, 2; BEGA I.1, 40.
Il 14 giugno 1545 vengono di nuovo approvati da Venezia gli statuti della comunità del Cadore. «Di nuovo» perché in quell’’anno non si era proceduto ad una riforma della precedente compilazione, ma semplicemente a ricostruire il testo degli statuti in vigore dal 1457, e quindi già a suo tempo controllati dalla dominante, poi perduti nel 1511 in seguito ad eventi bellici. È così che il doge Pietro Lando poteva solennemente dichiarare: «Statuta praedicta, & Provisiones antiquas denuo confirmavimus, & ratificavimus, & novas ipsas approbavimus » (c. LXXXVI).
D-1-64. Il volume reca il timbro «Municipio di Treviso», barrato da un secondo timbro «Alienato». Sul front. tre sigle, della medesima mano: «PFM», «IM», «MM».