Presentazione del volume a cura di Daria Frezza Bicocchi (Centro Di, 2018)
giovedì 17 gennaio 2019, ore 16:00
Sede: Biblioteca di architettura, Sala Archivi e Fondo storico - Palazzo San Clemente - Via Micheli 2 - Firenze
La presentazione del volume è organizzata nell’ambito del ciclo di incontri Le Archistorie della biblioteca: presentazione di libri, esperienze, progetti…
Le Archistorie nascono come legame e riconoscimento all’insegnamento e all’attività di Luca De Silva e ne vogliono rappresentare l’ideale proseguimento.
- Coordina Raimondo Innocenti, Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
- Intervengono Giorgio Pizziolo Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze; Lidia Decandia, Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari; Roberto Budini Gattai, Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
- Presentano il progetto “Archivio Bicocchi” Gianna Frosali e Alessandro Merlo.
- Al termine sarà proiettato il video Firenze – Case minime di Casella, Paradiso, Rovezzano (disponibile on line su https://vimeo.com/252352387 )
- Intervengono inoltre i protagonisti dell’esperienza Chiara Giunti e Gianni Bonini e i registi Antonio Frazzi e Giampiero Gabelli.
Nei primi anni Settanta è stata realizzata a Firenze una singolare esperienza di progettazione interattiva assieme ai cittadini delle periferie coinvolte. Il progetto, guidato dall’architetto Luigi Bicocchi, riguardava la ristrutturazione delle case minime di Rovezzano e della Casella. Fu quella un’operazione frutto di intuizione politica e di sperimentazione sociale urbana ambientale, per così dire, ‘preveggente’: infatti giunse – dopo un lungo e appassionante lavoro – a un progetto condiviso, innovativo e di grande qualità̀, non velleitario e formalmente approvato anche dal Comune di Firenze (sebbene mai effettivamente realizzato).
Uno dei paradigmi che guidò questo percorso fu quello di favorire la partecipazione attraverso la nuova tecnologia del video: le registrazioni audiovisive, realizzate da un gruppo di giovani cineasti, costituivano infatti uno strumento utile per fornire quegli spunti che sarebbero poi serviti durante la progettazione architettonica. Un cambiamento di prospettiva non di poco conto: prediligere il processo rispetto al risultato, con un coinvolgimento attivo della cittadinanza e una presa di coscienza del proprio ruolo come soggetto – e non solo come oggetto/beneficiario – nel percorso di riqualificazione urbana, passando da ‘utenti’ che rivendicano un bene per sé e per la comunità̀ a cittadini responsabili, in grado di partecipare in prima persona alla gestione del quartiere.
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Informazioni: Biblioteca di Scienze Tecnologiche – Architettura tel. 055.2756400/1 – Via Micheli 2 – Firenze