L’ANDU (Associazione Nazionale Docenti Universitari) nacque nell’aprile 1968.
L’archivio, pervenuto alla Biblioteca di Scienze Sociali nel gennaio 2016, conserva i documenti prodotti dall’associazione (relazioni e documenti finali di Congressi, riunioni di Direttivi nazionali e di sezioni, circolari ai soci, materiali relativi alle discussioni dei disegni di legge sull’Università), oltre ad alcuni documenti precedenti la sua nascita (1965-1967) e rari documenti risalenti al 1972, quando ormai l'ANDU era confluita nel CNU (Comitato Nazionale Universitario).
Di particolare interesse la corrispondenza del Presidente, Giorgio Spini, con associati, membri di commissioni parlamentari, personalità della cultura e della politica.
Il Comitato Tecnico Scientifico della Biblioteca di Scienze Sociali, in data 9 febbraio 2016, ha approvato la donazione dell'archivio e di una parte dei libri del professor Antonio Carbonaro (n.1927-m.1998), effettuata dalla moglie Giovanna Gervasio, che con lui ha condiviso anche l'attività di studio e ricerca, e dai figli Luciano e Paolo Lorenzo. L'archivio raccoglie i materiali di studio e di ricerca, la corrispondenza e le poesie accumulati ed ordinati dal professore, ordinario di Sociologia presso l'Ateneo fiorentino. Consiste in 87 faldoni e 215 unità archivistiche
B.C., detto Gino, docente universitario, è stato uno dei maggiori studiosi della storia dell'anarchismo, delle origini del movimento operaio e socialista in Italia.
Il fondo, pervenuto in dono nel 1990, si compone di libri e documenti sulla storia del movimento operaio e anarchico internazionale, prevalentemente in lingua italiana. Il nucleo librario è costituito da 1612 monografie e 409 opuscoli per un totale di 2021 unità. Straordinaria la rilevanza dell’archivio per gli studi di storia sociale e dei movimenti politici italiani e stranieri. Tale archivio, non consultabile, si compone di 280 faldoni con documenti su temi di ricerca diversi.
Andrea Devoto (Firenze 1927-1994), neuropsichiatra e psicologo, fu primario degli ospedali psichiatrici di Maggiano a Lucca e di San Salvi a Firenze.
L'archivio, non consultabile, contiene trascrizioni dattiloscritte delle interviste ai superstiti deportati toscani nei campi di concentramento nazisti e documenti relativi a questi temi: atti di convegni, pubblicazioni a stampa, appunti e dattiloscritti, ritagli di giornale, fotocopie e altri materiali.
Si tratta di materiale eterogeneo, rinvenuto nei libri del Fondo Carlo Francovich (Gorizia,1910- Firenze,1990), casualmente o a seguito di spoglio sistematico. Consiste in corrispondenza (lettere di studiosi a Francovich su materie di interesse comune, perlopiù massoneria e società segrete tra Sette e Ottocento); appunti e materiali inerenti gli interessi di studio di Francovich stesso (per es. schede bibliografiche, annotazioni da libri, fotocopie di articoli o parti di volumi, ritagli di giornale); miscellanea (pubblicità editoriale, biglietti di omaggio da case editrici.
Paolo Frezza (Roccasecca 1906 – Firenze 1996) professore di Diritto Romano a Catania e poi a Pisa. Durante gli anni della guerra si rifugia a Roccasecca e a Roma. Dopo la guerra riprende la sua attività di docente presso l'Università di Pisa e infine di Firenze. I suoi numerosi scritti si sono rivolti soprattutto alla storia del diritto pubblico di Roma antica, dalla pubblicazione della tesi di laurea nel 1932 actio communi dividundo, al Corso di storia del diritto romano, uscito nel 1954, fino all'indagine su fides e bona fides del 1991.
L'archivio non contiene carte ma documentazione reperita all'interno dei volumi del professore, in larga parte appunti e note di studio.
Ultimo aggiornamento
08.07.2024