Nella biblioteca di Lettere sono conservati alcuni materiali di tipo archivistico provenienti da lasciti e donazioni. In taluni casi del proprietario si conserva anche l'annesso fondo librario, spesso confluito assieme alle carte, in altri invece la raccolta si esaurisce con i soli documenti personali.
La consultazione del materiale archivistico avviene esclusivamente presso la Sala rari della biblioteca.
L'archivio della Rivista di studi classici «Atene e Roma» si compone di una singola serie denominata "carteggio" che consta circa di 300 lettere, cartoline e biglietti postali, tutti autografi a firma di importanti nomi della cultura italiana dei primi anni del Novecento, tra i quali ricordiamo: Benedetto Croce, Gaetano Curcio, Pericle Ducati, Arturo Farinelli, Guido Mazzoni, Angiolo Orvieto, Carlo Pascal, Giorgio Pasquali. Le lettere sono indirizzate principalmente a Paolo Emilio Pavolini, Felice Ramorino, Girolamo Vitelli ed altri, quali direttori della Rivista di studi classici «Atene e Roma» e presidenti della Società di Studi Classici di Firenze.
L'archivio di Luisa Banti (Firenze 1894 - 1978), archeologa e docente di Etruscologia presso l'Università di Firenze dal 1954 al 1964, si componeva delle seguenti serie: manoscritti; dattiloscritti; disegni; lettere; un insieme di varia; materiale fotografico. Le carte hanno subito dispersioni e sono attualmente conservate in 3 scatole contenenti appunti dattiloscritti e manoscritti, 1 blocco, una piccola raccolta di 162 cartoline fotografiche postali, e oltre 1100 documenti tra fotografie in bianco e nero, che illustrano reperti o attività di scavo, fotografie su lastra di vetro, diapositive e negativi.
L'archivio di Adolfo Bartoli (Fivizzano MS 1833- Genova 1894) si compone delle seguenti serie: carteggio; appunti manoscritti su letteratura italiana dal '200 al '400; materiali preparatori e testi di conferenze, lezioni, discorsi; ritagli di giornali; atti e documenti vari. Tale materiale è conservato in 21 scatole.
L'archivio di Carlo Battisti (Trento 1882 - Empoli FI 1977), saggista e dialettologo, dal 1925 docente di Glottologia e Storia comparata delle lingue romanze presso l'Università di Firenze, si compone di materiale manoscritto che ha come argomento appunti di fonetica critica dei dialetti del Casertino Settentrionale (cc. 1- 56); inoltre sono presenti due estratti con dedica degli autori a Battisti, nello specifico: Casella Mario, Fonologia del dialetto di Firenzuola D'Alda, Perugia, Unione Tipografica operativa, 1922; Schiaffini Alfredo, Il Mercante genovese nel Medioevo e il suo linguaggio, Genova, Stabilimenti italiani arti grafiche, 1929. Il materiale è conservato in 1 contenitore.
La Biblioteca Filosofica fu costituita a Firenze nel 1906 per iniziativa di alcuni studiosi tra cui G. Papini, G. Prezzolini, B. Giuliano, ed eretta in ente morale nel 1908; centro di discussione filosofica, organizzò cicli di lezioni e conferenze e pubblicò un proprio Bollettino. Oltre alla collezione libraria dell'ente il fondo comprende anche 6 scatole di documenti amministrativi, da riordinare.
L'Archivio di Giuseppe Antonio Borgese (Polizzi Generosa PA 1882- Fiesole FI 1952) si compone delle seguenti serie: materiali biografici (cc. 1-7.679); materiali preparatori generali (cc. 1- 6.579); produzione letteraria (cc. 1- 6.710); saggistica estetico- letteraria (cc. 1- 2.363); materiali politici e storico-culturali (cc. 1-15.851); attività accademica, conferenze e interventi vari (cc. 1- 5.034). L'archivio si compone di complessivamente di 44.234 carte, raccolte in 74 scatole. Nella scatola n. 74 sono conservate anche 7 lettere scritte tra il 1951 e il 1953 dal figlio di Borgese, Leonardo, a Antonio Fornari, e poi donate da Marcello Staglieno alla biblioteca nel 2013.
L'archivio di Napoleone Caix (Bozzolo MN 1845 -1882) è composto da appunti manoscritti che riflettono gli studi e gli interessi del Caix stesso come la linguistica e le lingue romanze. Da un'analisi parziale della documentazione non si evince la presenza di lettere tranne che per un solo caso. È presente un opuscolo a stampa di Caix, Le alterazioni generali nella lingua italiana, Roma, Loescher, 1879 che riporta annotazioni marginali manoscritte. Infine si conserva anche il diploma di laurea dottorale conseguito da Napoleone Caix a Pisa nel 1865. L'archivio si compone di cinque scatole.
L'archivio di Alessandro Chiappelli (Pistoia 1857- Napoli 1931) si compone delle seguenti serie archivistiche: filosofia generale (cc. 1- 3172); filosofia antica (cc.1 - 2367); filosofia moderna (1- 1169); storia dell'arte ed estetica (cc.1-1458); storia antica (cc. 1-133); scritti commemorativi (cc. 1-124); politica (cc. 1-1151); letteratura (cc. 1-712); scritti sul socialismo (cc. 1-103); scritti su Pistoia (cc. 1-230); religione (cc. 1-619); scritti diversi (cc. 1-1453); epistolario (cc. 1-194); testi a stampa (cc. 1-978); materiali diversi (cc., 1-1948). Il materiale è conservato in 12 contenitori.
L'archivio di Domenico Comparetti (Roma 1835 - Firenze 1927) si compone di due fondi: il primo denominato Carteggio; il secondo denominato Manoscritti. Il fondo Manoscritti si compone al suo interno delle seguenti serie archivistiche: Archeologia; Filologia Classica; Filologia Moderna; Varie. L'Archivio Comparetti consta complessivamente di 15.988 carte che risultano sistemate in 20 scatole
Estremi cronologici: carteggio dal 1854 al 1922.
Elio Conti (Pedaso 1925 – Firenze 1986), storico e archivista, assistente di Gaetano Salvemini alla cattedra di storia medievale presso la Facoltà di Lettere dell’Università di Firenze nel 1949-50, archivista presso l’Archivio di Stato di Lucca dal 1956 al 1963, e dal 1968 titolare della cattedra di storia medievale presso la Facoltà di Magistero dell’Università di Firenze, comprende materiali di studio suddivisi in 157 cartelle, 156 quaderni, 54 contenitori di schede, 27 volumi rilegati, 12 schedari, numerosi fascicoli e schede. Da riordinare.
L'archivio di Marisa Fabbri (Firenze 1927- Roma 2003) è composto principalmente da due nuclei documentari che rispecchiano la sua attività di attrice. Il primo nucleo è denominato Carte private e contiene materiale vario ed eterogeneo come lettere, contratti, bollette, fotografie; il secondo più cospicuo è stato denominato Copioni di Lavoro ed è composto esclusivamente da copioni di opere teatrali che riportano in alcuni casi annotazioni marginali.
L'archivio è composto dagli appunti di un dizionario etimologico della lingua "Caló", ossia della lingua parlata dai gitani spagnoli con le relative voci in spagnolo, presumibilmente redatto tra il 1918 e il 1921. Il fondo consiste di 4.177 carte conservate in 6 contenitori, comprensive di numerose schede linguistiche dalla «A» alla «Z», tranne le lettere «D», «E», «K» e «M» mancanti nella loro totalità.
Tutta l’esperienza professionale di Costante Garavini (Alfonsine, RA -14 febbraio 1898 – Firenze, 18 luglio 1985) si è svolta all’interno del mondo della stampa e della editoria. Il suo percorso professionale inizia con l’apprendistato nell’officine tipografiche di Alfonsine e di Budrio e prosegue nella direzione tecnica della Società Tipografica Azzoguidi di Bologna. A Firenze, invece, dove Garavini si trasferisce e vivrà fino alla morte, la sua carriera debutta prima nella direzione della “Marzocco” e poi nell’insegnamento nella Scuola del Libro “Bernardo Cennini”, l’istituto di formazione e aggiornamento in itinere per operai specializzati nel settore tipografico, per concludersi nella scuola secondaria di avviamento professionale “Leonardo da Vinci”, dove insegnerà tecnologia grafica. Tutti questi passaggi professionali sono documentati nel fondo da un giacimento di carte di natura diversa (manoscritti, lettere, prove di stampa, bozzetti grafici, disegni originali, fotografie, appunti di studio, scontrini, matrici ecc.), datate dal 1911 al 1968. Il materiale archivistico è suddiviso secondo le tappe principali della biografia del soggetto produttore in 6 scatole: “Da Budrio a Bologna” (scatola 1) ; “Firenze e Marzocco” (scatola 2 e 3 + appendice); “Scuola Fiorentina del Libro” (scatola 4 e 5). Il fondo comprende anche documenti bibliografici (libri a stampa e fascicoli di periodici) che occupano altre 7 scatole (dal n. 6 al n.12)
L'archivio Fausto Lasinio (Firenze 1831-1914) si compone di 1 contenitore che conserva al suo interno materiale manoscritto come note su testi, manoscritti, iscrizioni delle lingue ebraico e sanscrito, una lettera che ha come oggetto la trascrizione di un testo. E' presente la bozza di un lavoro di Pietro Perreau dal titolo Abbreviature e sigle ebraiche caldiche, rabbiniche, talmudiche colle loro varie soluzioni raccolte e ordinate dal Pietro Perreau. Inoltre vi è conservata altra documentazione non direttamente imputabile a Lasinio.
L'archivio Mansi contiene documentazione appartenente presumibilmente ad un ramo collaterale della famiglia lucchese. L'Archivio si compone per la maggior parte di carte sciolte conservate in 11 scatole, 1 cartella con 73 fascicoli, 2 contenitori di carte sciolte, 7 volumi rilegati contenenti manoscritti, 80 incartamenti di grande formato, più altre carte provvisoriamente raccolte in 33 fascicoli. Tra i nomi attestati vi sono Luigi Mansi (XVIII sec.) e Raffaello Mansi (XIX sec.). Tra le tipologie archivistiche riscontrate vi sono un carteggio e vari documenti amministrativi come libri di conti ed inventari, relativi ai secoli XV-XIX.
L'archivio di Carlo Morandi (Suna NO 1904- Firenze 1950) si compone di 11 scatole così suddivise: scatola 1 Carteggio; scatola 2 Appunti manoscritti e a stampa; scatola 3 Appunti manoscritti e materiale a stampa; scatola 4 Attività accademica; scatole 5-8 Appunti e note; scatole 9-10 Copie di documenti di archivio e appunti; scatola 11 Copie di documenti di archivio, documenti originali e vari. I volumi a stampa, del '900, riguardano la storia moderna e contemporanea e la storia del Risorgimento.
L'archivio di Adolfo Mussafia (Spalato 1834 - Firenze 1905) si compone delle seguenti serie archivistiche: Corrispondenza con alcuni nuclei di corrispondenza famigliare; Atti e documenti tra cui alcuni relativi alla sua attività presso la Camera Alta austriaca; Materiali preparatori; Manoscritti; Testi di conferenze, lezioni, discorsi; Ritagli di giornale. L'Archivio si compone di 15 contenitori.
L'archivio di Enrico Paribeni (Roma 1911- Firenze 1993) è composto principalmente da materiale fotografico e da disegni di monumenti da lui stesso realizzati che servivano come vero e proprio strumento di lavoro. La raccolta di immagini, incominciata nel periodo degli studi universitari e della specializzazione in Grecia, si arricchì ulteriormente durante gli incarichi presso le Soprintendenze Archeologiche di Firenze e di Roma e poi, dal 1958, quando iniziò la lunga collaborazione all'Enciclopedia Universale dell'Arte e in particolare all'Enciclopedia dell'Arte Antica Classica e Orientale.
L'archivio di Ernesto Giacomo Parodi (Genova 1862- Firenze 1923) si divide in due serie: Carteggio e Documenti. Il Carteggio è composto da 10.163 carte raccolte in 22 contenitori che contengono fascicoli ordinati alfabeticamente per cognome del mittente per un totale di 993 nominativi. La serie Documenti consta di 29 contenitori per un totale di 28.602 carte contiene al suo interno oltre che ad appunti manoscritti dello stesso Parodi, documentazione attribuibile ad altro soggetto non identificato.
L'archivio di Baldo Peroni (Pavia 1877- post 1958) si compone dalle seguenti serie archivistiche: Carteggio che consta un totale di 54 corrispondenti (cc. 1- 280); Letture ed estratti (cc. 323-2050); Appunti e documenti (cc. 2051-3795). A queste serie si affianca una parte di materiale rinvenuto successivamente (cc. 3796-4234). L'archivio è composto da un totale di 6 scatole.
Archivio privato di Friedrich Pollock, 1894-1970, sociologo, filosofo e accademico tedesco, esponente della Scuola di Francoforte. Proviene dall’abitazione di Pollock a Lugano (altri materiali erano confluiti nella Fondazione Horkheimer di Francoforte). Fu acquisito dopo la morte di Carlota Pollock (1983) per l’Istituto di Filosofia dell’Università di Firenze. Nel 2018 è pervenuto alla Biblioteca Umanistica (Piazza Brunelleschi), insieme agli altri materiali librari dell’ex Dipartimento di Filosofia. Il fondo, diviso in due parti, consta di una sezione di libri (con prime edizioni e dediche di Th. W. Adorno, Max Horkheimer e altri) e del vero e proprio archivio (corrispondenze e scritti di Pollock, documenti sulla storia dell’Institut für Sozialforschung di Francoforte, foto, disegni, scritti di Carlota Pollock), condizionato in 8 contenitori e 1 cartellina. In corso di ordinamento.
Fedele Romani (Colledara, TE 1855 - Firenze 1910), libero docente presso il Regio Istituto di Studi Superiori di Firenze, si occupò di critica letteraria e artistica. L'archivio conserva appunti manoscritti e dattiloscritti che riflettono gli studi e gli interessi del professore, tra cui appunti che hanno come argomento studi su Dante e bozze di opere narrative. Questa documentazione formata da carte sciolte è conservata in 1 contenitore.
L'archivio di Antonio Rotondò (Lattarico CS 1929 - Firenze 2007), docente di storia moderna presso l'Università di Firenze, si presenta suddiviso in due nuclei documentari distinti: uno che raccoglie l'intera corrispondenza e un altro dedicato agli studi del soggetto produttore che prende il nome di Documentazione Storica. L'Archivio comprende oltre 2200 carte che dopo il riordino risultano suddivise nelle seguenti serie archivistiche: Atti e documentazione personale; Atti e documentazione professionale; Corrispondenza; Editori e librerie; Istituti culturali; Ricordi e commemorazioni. A tale documentazione si aggiunge altro materiale non direttamente imputabile al soggetto produttore che prende il nome di "Fondo Miriam Michelini", moglie di Rotondò.
L'archivio di Moritz Schiff (Francoforte sul Meno 1823-Ginevra 1896), docente di fisiologia dal 1862 al 1876 all'Istituto di Studi Superiori di Firenze, fratello del chimico Hugo Schiff e padre di Mario Schiff, è composto da materiale vario ed eterogeneo che riflette gli studi condotti dal fisiologo. E' raccolto in 3 scatole contenenti 40 incartamenti e conserva carte sciolte tra cui della corrispondenza; appunti di lezioni; spunti per la ricerca; 26 quaderni con annotazioni sugli studi di fisiologia e gli esperimenti di vivisezione condotti nel corso della sua esperienza professionale; ritagli di giornale; fatture e ordini di libri; materiale fotografico; necrologi dello stesso Schiff. Una parte del materiale non è direttamente imputabile a Moritz, ma si ipotizza possa appartenere al figlio Mario (1868-1915), docente di Letteratura francese presso l'Istituto di Studi Superiori di Firenze.
L'archivio della Società Asiatica, istituita a Firenze nel 1871 con lo scopo di promuovere gli studi orientali, è composto da molteplici nuclei documentari che rispecchiano la natura dell'ente che li ha prodotti. Oltre al carteggio, che costituisce la parte più consistente, si conservano l'albo dei soci e le schede di sottoscrizione degli stessi, nonché documenti amministrativi come il libro di cassa o matrici di fatture. Sono conservati anche ritagli di giornale, estratti del Giornale della Società Asiatica ed alcune recensioni. La documentazione è condizionata in 4 contenitori.
L'archivio di Giuseppe Tarozzi (Torino 1866 - Padova 1958), ritrovato nell'aprile 2012, è in fase di ordinamento. I materiali, sistemati in 6 scatole numerate, consistono in manoscritti di opere, per lo più edite, del filosofo, allievo di Ardigò, e docente di filosofia teoretica all'Università di Bologna dal 1906 al 1936. Vi sono anche materiali vari riconducibili all'insegnamento e un piccolo nucleo di lettere di corrispondenti da individuare. L'insieme è provvisto di un ordinamento anteriore al ritrovamento.
L'archivio di Felice Tocco (Catanzaro 1845-Firenze 1911) conserva principalmente appunti manoscritti di argomento antropologico, linguistico, psicologico e sopratutto filosofico. L'archivio è stato riordinato operando una distinzione tra Cartelle di misura grande, per un totale di 29 unità e Cartelle di misura media, per un totale di 26 unità. Alle Cartelle di misura media se ne aggiunge un'altra che contiene l'elenco dei manoscritti, una bibliografia, e una biografia dello stesso Tocco. Tali materiali sono stati compilati dal figlio Roberto sulla basse dei documenti conservati nell'archivio di famiglia.
L'archivio di Charles de Tolnay (Budapest 1899- Firenze 1981) conserva materiale vario ed eterogeneo come foto, ritagli di giornale, appunti, che riflettono gli studi e la personalità del soggetto produttore.
L'archivio di Pasquale Villari (Napoli 1827- Firenze 1917) si compone delle seguenti serie: Carteggio Villari (cc. 1-1484), diviso in tre sezioni: minute; lettere inviate da Villari; corrispondenza generale. Villari Politico (cc. 1-1006) diviso in sette sezioni: Istruzione universitaria; Istruzione secondaria; Istruzione elementare; Scuole italiane all'estero e emigrazione; Beni culturali e Archivi di Stato; Amministrazione; Varie. Villari Professore (cc. 1-747) suddiviso in tre sezioni; Lezioni di Storia; La Psicologia e la storia; Attività didattica. Lavori scolastici e tesi. Villari Storico diviso in tre sezioni: Materiale su Niccolò Machiavelli (cc. 1-1913); Materiale su Girolamo Savonarola (cc. 1-897); Varie dello storico (cc. 1-181). Varie generali e Nuove Accessioni. Il materiale è condizionato in 12 scatole per un totale di 6.493 carte.
Ultimo aggiornamento
26.11.2024