Il fondo librario è composto da 1.566 monografie e 222 riviste ed è dedicato alle vicende e ai problemi delle minoranze linguistiche, dei popoli indigeni e delle nazioni senza stato. Il fondo è suscettibile a integrazioni.
Le lingue rappresentate sono numerose: 1.131 risorse in lingua inglese (38%), 978 risorse in italiano (33%), 402 in francese (14%), 252 in tedesco (8,5%) e quasi 200 restanti risorse in occitano, olandese, catalano, spagnolo, svedese, turco, ma anche sardo, friulano, corso, ladino ecc. (6,5%).
Il Fondo è stato donato alla Biblioteca di Scienze Sociali da Alessandro Michelucci, presidente del Centro di documentazione sui popoli minacciati, ed è stato accettato dal Comitato scientifico della Biblioteca il 30 settembre 2021. I criteri di selezione sono stati l’interesse bibliografico e documentario e la rilevanza tematica di opere non possedute dalla Biblioteca.
Le risorse confluite nel Fondo appartenevano all’Associazione per i popoli minacciati, nata a Firenze nel 1992 come sezione italiana dell'omonima organizzazione tedesca Gesellschaft für bedrohte Völker, fondata nel 1970 a Göttingen e tutt’ora attiva. La nuova associazione ottenne presto il sostegno di molte personalità cittadine (tra cui Bianca La Penna, Brunetto Chiarelli, Zeffiro Ciuffoletti, Robert Lafont, Fosco Maraini) e furono attivati molti contatti con studiosi e giornalisti italiani e stranieri. Nel 1999, in seguito a divergenze di vedute sulla guerra del Kosovo, vi fu un allontanamento dall'associazione tedesca e il nome venne cambiato in Centro di documentazione sui popoli minacciati. L’obiettivo comunque rimase, ed è sempre rimasto, quello di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi delle minoranze e dei popoli indigeni, come sui numerosi conflitti che si estendono dal Sudan al Pacifico, all'Amazzonia all’Europa, ma anche la pirateria genetica, l’inquinamento ambientale, la repressione dei diritti linguistici e religiosi, il neocolonialismo, l’industrializzazione selvaggia.
Fino al 2020 il Centro di documentazione si trovava a Firenze, all'interno del Circolo Vie nuove. È stato il primo archivio italiano dedicato ai problemi delle minoranze, dei popoli indigeni e delle nazioni senza stato. Durante i suoi anni di attività ha raccolto migliaia di pubblicazioni – riviste, libri, tesi universitarie, film – in italiano, inglese, spagnolo, francese, tedesco, turco, catalano, romeno, friulano, etc. In più di trent’anni anni di attività sono state organizzate presentazioni di libri, cineforum e oltre 50 conferenze sui popoli di tutto il mondo: dagli Indiani del Nordamerica ai Kurdi, dagli indigeni della Siberia alle minoranze europee. Sono state attivate collaborazioni con le istituzioni locali di Firenze, Greve in Chianti, Monsummano Terme, etc. e con altre associazioni, fra le quali Amnesty International, Centro di studi sull'Irlanda, Circolo Vie nuove, Kiwani, SMS Rifredi, Soconas Incomindios, Testimonianze, Transafrica e Xena. Il Centro ha partecipato anche a conferenze organizzate da altre organizzazioni, come il Primo Congresso Mondiale Berbero (1997) ed è stato presente all'ONU di Ginevra, dove si è riunito per molti anni il Gruppo di Lavoro sui Popoli Indigeni.
Nel 1998 il Comune di Firenze ha stampato il libro Popoli indigeni, popoli minacciati, realizzato a cura dell’allora Associazione per i popoli minacciati, che è stato poi diffuso nelle scuole e nelle biblioteche comunali.
Nel 2016 è ripresa la pubblicazione semestrale della rivista La causa dei popoli, disponibile in formato elettronico, erede diretta di Pogrom (di cui erano stati stampati cinque numeri tra il 1994 e il 1996 editi da Angelo Pontecorboli). Si tratta della sola pubblicazione italiana dedicata in modo specifico a queste tematiche e contiene articoli, interviste, recensioni di libri, fumetti, etc. scritti da esponenti di minoranze, popoli indigeni e da specialisti del tema.
Il Centro di documentazione sui popoli minacciati è sempre attivo come associazione e continua ad organizzare varie iniziative pubbliche, oltre a pubblicare la rivista elettronica La causa dei popoli.
Il Fondo è interamente presente nel catalogo in linea di Ateneo.
Il Fondo è collocato a scaffale aperto ed è situato al ballatoio del secondo piano della Biblioteca, lato ovest. Il prestito è consentito per le risorse con data di pubblicazione posteriore al 1915.
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I volumi sono contraddistinti dalla sigla POPMI con due contatori di collocazione: POPMI 1 per le monografie e POPMI 2 per le riviste.
Sono state selezionate solo le risorse non possedute dalla Biblioteca di Scienze Sociali.
Popoli indigeni, popoli minacciati: decennio internazionale dell’ONU per i popoli indigeni 1995-2004, a cura dell’Associazione per i popoli minacciati. Firenze, Comune aperto, 1998.
La causa dei popoli, rivista quadrimestrale in formato elettronico, pubblicata in modo discontinuo a partire dal 2001 e in modo regolare dal 2016 con cadenza semestrale.
Ultima consultazione: 11 febbraio 2025
Francesca Zinanni e Martina Ponzalli
GdL Carta delle collezioni: collezionisba-group(AT)unifi.it
13 febbraio 2025
Ultimo aggiornamento
14.02.2025