Targioni Tozzetti fu uno degli animatori e dei più prestigiosi rappresentanti dell'Istituto di studi superiori, una struttura unica nel quadro dell'istruzione toscana e italiana del periodo, che assolveva al compito della formazione superiore preparando, nel nuovo panorama politico di un Italia unita, le future generazioni di scienziati e ricercatori.
Accanto all'attività di ricerca in laboratorio Adolfo svolse numerosi e importanti incarichi su indicazione ministeriale per studiare e favorire lo sviluppo delle industrie nazionali partecipando come giurato e Commissario speciale a numeorse esposizioni nazionali e internazionali fra cui quella di Londra del 1862 e di Parigi del 1867.
Nominato Presidente della Commissione Consultiva per la Pesca importanti viaggi in tutta Italia, come quello in Sardegna nel 1869 in compagnia di Antonio Carruccio, noto per le sue opere di ispirazione patriottica sugli anatomisti italiani.
Il lavoro di Targioni Tozzetti fu propedeutico alla legislazione italiana sulla pesca adottata dal Governo italiano mentre, grazie ai suoi studi sugli insetti della Vite, partecipò in rappresentanza dell'Italia, nell'ottobre 1874, al Congresso Internazionale di Viticoltura di Montpellier che doveva definire le strategie di lotta europee di fronte a questo terribile parassita.
Autorevole membro del Consiglio dell'Istruzione Agraria, Adolfo Targioni Tozzetti fu, dal 1884 al 1899, fu Vicepresidente dell'Accademia dei Georgofili e ricoprì per anni il ruolo di Presidente della sezione di Scienze Fisiche e Naturali.
Allo scienziato fiorentino non mancò anche l'impegno civico: parallelamente alla sua ampia attività scientifica rivestì anche ruoli isituzionali diventando Consigliere comunale, dal 1868 al 1879, periodo durante il quale introdusse miglioramenti nelle scuole comunali e collaborò alla grande trasformazione urbanistica di Firenze. Anche al contributo di Targioni Tozzetti si deve, infatti, la cura e la disposizione delle piante lungo il Viale dei Colli a Firenze. Figura di elevatissimo valore, Adolfo Targioni Tozzetti è rimasto uno degli scienziati italiani della seconda metà del XIX secolo meno noti. I suoi viaggi per tutta Europa, le sue partecipazioni ai congressi scientifici testimoniano una dimensione scientifica internazionale, specchio della ritrovata unità politica italiana, confermata anche dai riconoscimenti e dalle onoreficenze di cui fu insignito. Utlimo membro della famiglia ereditò la forte tradizione familiare di studi naturalistici che in parte abbandonò dedicandosi a studi più settoriali espressione di una nuova concezione della scienza, positivistica e materialistica, di cui fu testimone e promotore.