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Lettera di Adolfo Targioni Tozzetti - 21 giugno 1859

 

Lettera di Adolfo Targioni TozzettiEstratto
Riproduzione integrale della lettera
  • Autore: Adolfo Targioni Tozzetti
  • Descrizione fisica: 2 carte manoscritte
  • Collocazione: Biologia Animale FONDO MODERNO Ad. T.T. 1859

Ultimo scienziato della famiglia Targioni Tozzetti, Adolfo nacque a Firenze il 13 febbraio 1823, da Giovanni Targioni Tozzetti, figlio di Ottaviano e fratello di Antonio, ed Elena Ferrati.

Laureatosi in medicina nel 1848 all'Università di Pisa, Targioni Tozzetti svolse la sua lunga e prestigiosa carriera scientifica, nella seconda metà del XIX secolo durante il quale fu uno dei protagonisti, spesso dimenticato, dello sviluppo delle scienze naturali, delle collezioni naturalistiche, del sistema di istruzione e dell'economia agricola del giovane regno d'Italia.

Il primo vero incontro con la comunità scientifica italiana avvenne nel 1843 quando, appena ventenne, tenne due relazioni, la prima sulla fronda dei pini e la seconda sull'organo femminile del genere Citrus, al Congresso degli scienziati italiani a Lucca mentre due anni dopo partecipò al Congresso di Napoli, accompagnato dallo zio Antonio Targioni Tozzetti.
Fu grazie anche a queste riunioni scientifiche che nacque e si consolidò in molti esponenti di spicco delle università e del mondo accademico il senso di appartenenza ad una comunità più ampia, nazionale, intellettuale, composta da uomini di scienza che avrebbe avuto un ruolo fondamentale nella formazione e nella guida del nuovo stato unitario.
Introdotto ormai nella comunità scientifica toscana Adolfo Targioni Tozzetti assunse numerosi incarichi di insegnamento e spostò i suoi interessi dalla botanica e dalla medicina verso la patologia vegetale e l'entomologia: alla comparsa, nei primi anni '50 del XIX secolo, dell'Oidio della vite, Targioni Tozzetti fu membro autorevole e relatore nella Commissione promossa dall'Accademia dei Georgofili per trovare le cause e i rimedi di fronte al flagello che aveva messo in ginocchio la vitivinicoltura europea.
Di fronte alla causa per l'indipendenza italiana Adolfo Targioni Tozzetti non esitò a partecipare direttamente agli scontri e, nel 1859, si arruolò volontariamente come ufficiale medico - sotto il comando di Ferdinando Zannetti - nella divisione toscana.
Sui "campi di Lombardia", come è scritto sulla sua lastra tombale nella chiesa di S. Miniato, Targioni Tozzetti conobbe Nino Bixio - con il quale intrattenne poi una interessante e lunga corrispondenza - e altri ufficiali.
Una partecipazione militare breve ma importante che segna l'interesse dello scienziato fiorentino alla partecipazione e all'ideale di costruzione di una Italia unita.
Al ritorno dalla campagna militare assunse l'insegnamento della chimica all'Istituto Agrario delle Cascine ma, soprattutto, fu chiamato a ricoprire l'incarico di professore di Anatomia degli invertebrati presso l'Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento, creato da Cosimo Ridolfi durante la parentesi del Governo provvisorio del 1859.

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Targioni Tozzetti fu uno degli animatori e dei più prestigiosi rappresentanti dell'Istituto di studi superiori, una struttura unica nel quadro dell'istruzione toscana e italiana del periodo, che assolveva al compito della formazione superiore preparando, nel nuovo panorama politico di un Italia unita, le future generazioni di scienziati e ricercatori.
Accanto all'attività di ricerca in laboratorio Adolfo svolse numerosi e importanti incarichi su indicazione ministeriale per studiare e favorire lo sviluppo delle industrie nazionali partecipando come giurato e Commissario speciale a numeorse esposizioni nazionali e internazionali fra cui quella di Londra del 1862 e di Parigi del 1867.

 

Nominato Presidente della Commissione Consultiva per la Pesca importanti viaggi in tutta Italia, come quello in Sardegna nel 1869 in compagnia di Antonio Carruccio, noto per le sue opere di ispirazione patriottica sugli anatomisti italiani.
Il lavoro di Targioni Tozzetti fu propedeutico alla legislazione italiana sulla pesca adottata dal Governo italiano mentre, grazie ai suoi studi sugli insetti della Vite, partecipò in rappresentanza dell'Italia, nell'ottobre 1874, al Congresso Internazionale di Viticoltura di Montpellier che doveva definire le strategie di lotta europee di fronte a questo terribile parassita.
Autorevole membro del Consiglio dell'Istruzione Agraria, Adolfo Targioni Tozzetti fu, dal 1884 al 1899, fu Vicepresidente dell'Accademia dei Georgofili e ricoprì per anni il ruolo di Presidente della sezione di Scienze Fisiche e Naturali.
Allo scienziato fiorentino non mancò anche l'impegno civico: parallelamente alla sua ampia attività scientifica rivestì anche ruoli isituzionali diventando Consigliere comunale, dal 1868 al 1879, periodo durante il quale introdusse miglioramenti nelle scuole comunali e collaborò alla grande trasformazione urbanistica di Firenze. Anche al contributo di Targioni Tozzetti si deve, infatti, la cura e la disposizione delle piante lungo il Viale dei Colli a Firenze. Figura di elevatissimo valore, Adolfo Targioni Tozzetti è rimasto uno degli scienziati italiani della seconda metà del XIX secolo meno noti. I suoi viaggi per tutta Europa, le sue partecipazioni ai congressi scientifici testimoniano una dimensione scientifica internazionale, specchio della ritrovata unità politica italiana, confermata anche dai riconoscimenti e dalle onoreficenze di cui fu insignito. Utlimo membro della famiglia ereditò la forte tradizione familiare di studi naturalistici che in parte abbandonò dedicandosi a studi più settoriali espressione di una nuova concezione della scienza, positivistica e materialistica, di cui fu testimone e promotore.

 

 

Scheda a cura di Daniele Vergari

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Ultimo aggiornamento

19.10.2022

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