La Biblioteca di Scienze Sociali è di recente istituzione in quanto tale, ma di tradizione molto più
antica nelle sue componenti costitutive.
La biblioteca nasce dal punto di vista amministrativo nel 1999, con il decreto rettorale n. 668 che
stabiliva l'aggregazione delle raccolte, dei locali e del personale afferenti a:
Nel 2004 con il trasloco nella nuova sede presso il Polo universitario di Novoli si è realizzata anche l'aggregazione fisica delle raccolte, con la sola eccezione di quelle ospitate nel punto di servizio presso il Dipartimento di Statistica, attuale DISIA.
Sono confluiti inoltre nella nuova biblioteca alcuni fondi librari, costituitisi nel tempo presso alcune unità didattiche e di ricerca, per le quali tutt'oggi la biblioteca rappresenta la struttura di servizio di riferimento.
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La natura, le dimensioni e le caratteristiche delle collezioni rispecchiano profondamente le raccolte delle biblioteche costitutive e presentano notevoli diversità quanto ad entità, storia, profilo bibliografico e disciplinare o grado di aggiornamento.
Per questo nella carta, dopo una brevissima presentazione generale dell'organizzazione delle raccolte, viene lasciato ampio spazio alle schede descrittive dei singoli fondi e nuclei documentali.
La progettazione ed attuazione dell'allestimento delle raccolte e della riorganizzazione dei servizi nella nuova unica sede di Novoli è stata curata da vari gruppi di lavoro operanti all'interno del Progetto speciale di durata pluriennale.
Al suo interno uno specifico gruppo per l'adeguamento delle collezioni si è occupato della progettazione, pianificazione ed esecuzione di tutti gli interventi necessari ad organizzare ed armonizzare le raccolte provenienti dalle varie ex biblioteche.
L'idea portante del progetto di adeguamento è stata quella di non procedere ad una aggregazione dei vecchi nuclei documentali, ma di proporre un nuovo assetto delle raccolte, frutto di una visione unitaria centrata sull'utente e sullo scaffale aperto.
Il progetto di adeguamento ha in particolare provveduto:
Questo ha richiesto complesse operazioni di analisi e di valutazione di un patrimonio librario molto consistente dal punto di vista quantitativo e che presentava caratteristiche di notevole complessità quanto alla organizzazione, con una sedimentazione di oltre duecento sezioni di collocazione.
Sfruttando la grande potenzialità offerta dai 16 chilometri di scaffale aperto è stata elaborata una soluzione organizzativa, che pur rispettando le diversità, specificità ed esigenze di conservazione delle raccolte, vuole rispondere in modo nuovo ai bisogni degli utenti rendendo più fruibili le raccolte secondo percorsi di ricerca definiti.
Ultimo aggiornamento
09.07.2024