Le attività scientifiche che iniziarono nel 1839 a Pisa con il celebre "Congresso degli scienziati italiani", portarono, nel 1844, alla fondazione di un giornale scientifico, Il Cimento: giornale di Chimica, Fisica e Storia Naturale edito a Pisa da Carlo Matteucci, da Ottaviano Fabrizio Mossoti, da Leopoldo Pilla, da Raffaele Piria e da Paolo e Pietro Savi.
Si tratta della prosecuzione de: Le Miscellanee di Chimica, Fisica e Storia Naturale raccolte in Pisa nel 1843 da Niccolò Capurro.
La rivista de Il Cimento ebbe però breve vita (1844-1847), alcuni dei fondatori infatti lasciarono la redazione per combattere a Curtatone e Montanara, ed alcuni vi persero la vita (è il caso di Leopoldo Pilla).
La rivista dimostra il desiderio espresso nelle Riunioni di avere un "mensile" che potesse raccogliere pubblicazioni di memorie di Fisica e di altre Scienze Naturali e che andasse oltre i confini dei vari Stati d'Italia verso una fisica intesa su scala nazionale.
Il titolo Cimento, il motto "provando ed osservando", ed il logo "crogioli esposti alla fiamma di una fornace", sono ripresi dall'Accademia del Cimento fondata a Firenze nel 1657. Cimento, termine dell'arte orafa che indica la mistura usata per purificare o saggiare i metalli preziosi ha il significato di esperimento, prova. Il motto, "provando ed osservando" è invece una citazione letterale dal terzo Canto del Paradiso (vv. 1-3) della Divina Commedia di Dante Alighieri. nota bibliografica
La pubblicazione sarà continuata, a partire dal 1855, da Il Nuovo Cimento a cura di Carlo Matteucci e Raffaele Piria.
Ultimo aggiornamento
19.10.2022