Anche quest'anno le biblioteche toscane danno vita nel mese di ottobre a quasi 600 eventi rivolti ai cittadini. L'iniziativa "In biblioteca... Perché c'è il futuro della tua storia" è promossa dalla Regione Toscana, che rivolge il consueto invito ai cittadini toscani a conoscere meglio le biblioteche e a scoprirne le tante opportunità.
Le biblioteche del Sistema Bibliotecario di Ateneo partecipano con le seguenti iniziative:
Biblioteca di Scienze, Antropologia [sito]
Info: tel. 0552743030
Gli scienziati italiani fra Risorgimento e Unità: breve percorso nelle collezioni della Biblioteca di Scienze
- Dal 17 al 31 ottobre 2011, lunedì - venerdì ore 9-13,30
- Sala lettura, al secondo piano di Palazzo Nonfinito
- Visita la mostra online
La mostra espone un numero limitato ma significativo di manoscritti, pubblicazioni e altri documenti che sottolineano l'impegno culturale, politico e civile degli scienziati in un momento fondamentale della storia d'Italia.
Strumento fondamentale di questo impegno furono i Congressi, organizzati con cadenza annuale dal 1839 al 1848 e ripresi nel 1861 all'indomani dell'incoronazione di Vittorio Emanuele II. Attraverso le sedute delle varie sezioni, mettendo a confronto professori e accademici a tecnici governativi e studiosi più o meno dilettanti, intrecciando comunicazioni scientifiche a eventi culturali e mondani, richiamando ad esempio i grandi nomi della scienza e della cultura italiane, i Congressi rappresentarono per molti scienziati una nuova casa comune, se non addirittura la casa comune finalmente ritrovata: una casa solo scientifica per il momento, ma che prefigurava senza mezzi termini quella politica.
Il Congresso veneziano del 1847, chiuso in anticipo per le dimostrazioni patriottiche e antiaustriache di partecipanti e di popolazione, ne fu la prova più eloquente.Non tutti necessariamente patrioti e rivoluzionari, ma con lo sguardo attento alle esperienze d'Oltralpe e mossi da una comune esigenza di rinnovamento, gli scienziati italiani gettarono le basi di una "coscienza del sapere nazionale", si fecero spesso portavoce delle istanze politiche più avanzate, parteciparono attivamente ai moti del '48, e in più di un caso si impegnarono direttamente e ai massimi livelli nella guida del nuovo Regno.
Nei diversi Congressi si avanzarono proposte unitarie nei più diversi campi delle scienze: un erbario generale, una carta geologica d'Italia, un dizionario italiano delle scienze mediche, una farmacopea uniforme italiana; flore e faune non più locali ma compiutamente italiane; e ancora giornali e società scientifiche.
Alcuni di questi progetti furono realizzati in pieno Risorgimento; altri non trovarono immediata e soddisfacente risposta neppure all'indomani della proclamazione del Regno d'Italia. Non tutti i risultati, in particolare quelli più squisitamente scientifici, furono all'altezza delle attese. Resta la consapevolezza di un periodo unico e irripetibile della storia italiana, nel quale l'"intelligentsja" scientifica si adoperò per dotare una nazione ancora da venire di strumenti tecnici, amministrativi, divulgativi adeguati e unitari, seguendo l'esempio della maggior parte dei paesi europei.
Il percorso della mostra potrà essere visitato anche attraverso il sito web della biblioteca.
(Accessibile ai disabili)
Biblioteca di Scienze Sociali [sito]
Info: tel. 0552759879
Costruire l'Italia. Momenti del processo di unificazione nei documenti della Biblioteca
- 10 ottobre 2011 ore 8.30-19.00
- Secondo piano, Sala di consultazione delle collezioni storiche
- Visita la mostra online
Per festeggiare i 150 anni dell'Unità d'Italia la Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze ha selezionato un piccolo nucleo di documenti che verranno esposti e illustrati nella giornata di lunedì 10 ottobre 2011, dalle 8.30 alle 19. L'evento è aperto a tutta la cittadinanza. I pezzi esposti documentano il forte travaglio vissuto dal Paese all'indomani dell'Unità e nei decenni successivi. La mostra si apre con il discorso di Vittorio Emanuele II all'inaugurazione della prima seduta del nuovo Parlamento, il 18 febbraio 1861; segue, a poco giorni di distanza, il celebre discorso di Cavour sulla questione romana, in un momento in cui il completamento dell'unità nazionale rappresentava l'obiettivo strategico da realizzare. Nel frattempo era necessario organizzare il nuovo Stato e definire un sistema legislativo comune.
Nel 1865 si promulgavano sia la Legge per l'unificazione amministrativa che i Codici del Regno. Contemporaneamente l'Italia si trovava ad affrontare i problemi causati dalla grande disomogeneità delle condizioni economiche e sociali nelle varie aree del Regno. Il disagio del Mezzogiorno si espresse immediatamente, già al tempo dell'impresa dei Mille, con fenomeni di ribellione e brigantaggio energicamente repressi con l'applicazione della Legge Pica del 1863. Tra i documenti figurano anche l'inchiesta parlamentare sulle condizioni della Sicilia, del 1875, e quella nazionale relativa alla classe agraria riassunta dalla relazione Jacini del 1883. Mentre si tentava l'ammodernamento del Paese e si incrementava la rete delle infrastrutture, il paese si indebitava.
Con il sopraggiungere, a metà degli anni Sessanta, di una grave crisi finanziaria, il governo fu costretto ad inasprire la pressione fiscale, varando nuove imposte dirette e indirette, tra cui l'odiatissima tassa sul macinato, e ad accelerare l'alienazione dei beni demaniali, attuando anche la concessione ai privati di importanti monopoli. Con la vittoria della Sinistra nelle elezioni del 1876 iniziò una fase di importanti riforme, documentate tra l'altro dalle leggi sull'istruzione elementare e sull'allargamento del suffragio maschile.
Il percorso della mostra potrà essere visitato anche attraverso il sito web della biblioteca.
80 libri per 80 anni: Alberto L'Abate e un futuro di nonviolenza
- 12 ottobre 2011, ore 17
- atrio del secondo piano
Il mondo della Nonviolenza, attraverso familiari, amici, ricercatori, attivisti, festeggia gli 80 anni di Alberto L'Abate con il dono di 80 libri che andranno ad incrementare il fondo librario da lui costituito a partire dal 2007 presso la Biblioteca di scienze sociali dell'Università di Firenze. L'augurio è che questi volumi costituiscano mattoni coi quali costruire un futuro di Nonviolenza, di cui tanto ci sarebbe bisogno. A questo Alberto ha dedicato la vita, e con questo omaggio intendiamo rafforzare il suo e il nostro impegno, in un caloroso abbraccio.
L'evento è aperto a tutta la cittadinanza.
Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Ingegneria [sito]
Le Officine Galileo tornano a Rifredi. Un pezzo della storica fabbrica esposto alla Biblioteca di Ingegneria a S. Marta
- Dal 14 al 28 ottobre, ore 8-19
La Biblioteca di Scienze Tecnologiche, sede di Ingegneria, allestisce una Mostra del Fondo librario delle Officine Galileo di Firenze.
Il Fondo è conservato presso la Biblioteca di Ingegneria e consta di oltre 1100 titoli, fra riviste (84 testate) e monografie (1044 circa). Tale materiale è stato catalogato e messo a disposizione del pubblico grazie a un progetto pluriennale di recupero che riguarderà l'intero patrimonio librario storico della Biblioteca di Ingegneria.
Il materiale del Fondo, completo di indice per autore, classe e soggetto, è ricercabile attraverso gli OPAC dell'Università di Firenze e dell'Indice SBN. I periodici sono stati inseriti anche nel Catalogo nazionale dei periodici ACNP.
Oltre a questo materiale propriamente librario, il Fondo conserva anche una discreta quantità di negativi e foto su lastra degli strumenti prodotti dalle Officine Galileo, che verranno anch'essi catalogati come documenti d'archivio e resi disponibili alla consultazione.
La storia del Fondo e del suo arrivo presso la Facoltà di Ingegneria è stata ricostruita quasi esclusivamente attraverso le testimonianze di due docenti della facoltà: il prof. Mario Fondelli e il prof. Emilio Borchi.
Il prof. Fondelli era professore delegato alla Biblioteca di Ingegneria quando nel 1975 le Officine Galileo alienarono una parte dello stabilimento di via Carlo Bini, fra cui appunto la Biblioteca.
Fu l'inizio di un processo che portò alla chiusura definitiva, nel 1980, dello stabilimento di via Carlo Bini: la Galileo avrebbe riaperto con una gestione completamente rinnovata a Campi Bisenzio.
Il prof. Fondelli, lavorando come consulente alla Galileo, ottenne il lascito per la Biblioteca di Ingegneria. Il materiale (pubblicazioni che percorrono un secolo circa, dal 1850 al 1950) fu l'esito di uno scarto: ci si disfaceva di quei settori che nella futura produzione non avrebbero più destato interesse (circa un quarto del materiale totale della Biblioteca delle Officine Galileo).
La Biblioteca delle Officine di via Carlo Bini era gestita da un'anziana bibliotecaria a cui si deve, con molta probabilità, la collocazione secondo lo schema della Classificazione Decimale Universale (CDU) del settore monografico. Fu forse lei che acquistò le edizioni del 1927-1929 della CDU e della Classificazione Decimale Dewey in vista di una ricollocazione della Biblioteca su base semantica, utilizzando i sistemi di classificazione più accreditati proprio nelle biblioteche tecnico-scientifiche. La ricollocazione del materiale secondo la CDU è probabilmente da situare intorno alla fine degli anni '50: è supposizione basata sulla presenza della vecchia collocazione fisica in un volume del 1955 e sull'assenza della stessa collocazione in anni successivi.
Il Fondo Officine Galileo rende testimonianza di un Sistema-Azienda che fino ai primi 50 anni del secolo scorso è stato il cuore dell'economia fiorentina e che aveva nella biblioteca aziendale il proprio centro di documentazione tecnico-scientifico, destinato sia alla ricerca tecnologica degli studi superiori (grazie alla presenza di insigni professori all'interno della Galileo) che ai propri tecnici e alle maestranze che realizzavano la strumentazione e gli apparecchi per le industrie, le scuole, l'esercito.
I settori disciplinari maggiormente rappresentati nel Fondo sono l'Elettrotecnica (20%), la Fisica (meccanica, elettromagnetismo e ottica), il settore degli Strumenti e apparecchiature di precisione, l'Ingegneria militare e navale. Le pubblicazioni sono per il 34% in lingua francese; seguono l'italiano (29%) , il tedesco (20%), l'inglese (17%)
All'inaugurazione della mostra, che si terrà nei locali della Biblioteca il 14 ottobre alle ore 16.30, interverranno anche il prof. Mario Fondelli e il prof. Emilio Borchi.
Biblioteca di Scienze Tecnologiche, Architettura [sito]
Info: tel. 0552756408, luca.desilva(AT)unifi.it
Le piazze del sapere
- Mercoledì 12 Ottobre ore 16,30
- Relatore: Antonella Agnoli
In un momento di grandi possibili cambiamenti e di nuove prospettive per la Biblioteca di architettura dell'Università di Firenze appare quasi inevitabile proporre un incontro che affronti i ruoli della biblioteca inserita nel contesto urbano e sociale circostante.
Si avverte il bisogno di riflettere sulla relazione tra la biblioteca accademica, non più e non solo struttura al servizio di ricerca e didattica, e la città che la ospita, non più e non solo luogo e territorio.
La biblioteca dell'ateneo può diventare biblioteca della città, può stabilire una relazione più profonda con il territorio per realizzare una cultura più aperta e creativa.
Ha pubblicato il libro Le piazze del sapere.
LARS TV. Web tv culturale
- Martedì 25 Ottobre ore 16,30
- Relatore: Enrico Ciabatti
Lars TV, un nuovo canale che parla di argomenti che normalmente le altre televisioni, classiche o in abbonamento, satellite o via cavo, tendono a trascurare. Il nostro crescente impegno è quello di fornirvi una informazione varia e strutturata, con programmi che suscitino il vostro interesse e stimolino le vostre curiosità. Capita di non capire l'architettura contemporanea, non conoscendone la storia o gli interpreti, capita sicuramente di voler approfondire temi sulle nostre origini come l'archeologia terrestre o subacquea, ma pure ascoltare video musicali che non passano sui canali dedicati tradizionali scoprendo nuovi gruppi o realtà, oppure guardare un trailer cinematografico prendendo ispirazione sul film da andare a veder al cinema....
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