Biblioteca di Ingegneria, via Santa Marta 3 - Firenze
14 ottobre - 11 novembre 2011
La Biblioteca di Scienze Tecnologiche, sede di Ingegneria, ha allestito dal 14 ottobre all'11 novembre 2011, una mostra del Fondo librario delle Officine Galileo di Firenze, dal titolo Le Officine Galileo tornano a Rifredi. Un pezzo della storica fabbrica esposto alla Biblioteca di Ingegneria a S. Marta. Nell'occasione è stato realizzato il catalogo del Fondo Galileo, a cura di Anna Bicchielli e Rossano De Laurentiis.
Il Fondo è conservato presso la Biblioteca di Ingegneria e consta di oltre 1100 titoli, fra riviste (oltre 70 testate) e monografie (1044 circa). Tale materiale è stato catalogato e messo a disposizione del pubblico grazie a un progetto pluriennale di recupero che riguarderà l'intero patrimonio librario storico della Biblioteca di Ingegneria.
Il materiale del Fondo, completo di indice per autore, classe e soggetto, è ricercabile attraverso gli OPAC dell'Università di Firenze e dell'Indice SBN. Le riviste sono stati inseriti anche nel Catalogo nazionale dei periodici ACNP.
Oltre a questo materiale propriamente librario, il Fondo conserva anche una discreta quantità di negativi e foto su lastra degli strumenti prodotti dalle Officine Galileo, che verranno anch'essi catalogati come documenti d'archivio e resi disponibili alla consultazione.
La storia del Fondo e del suo arrivo presso la Scuola di Ingegneria è stata ricostruita quasi esclusivamente attraverso le testimonianze di due docenti della scuola: il prof. Mario Fondelli e il prof. Emilio Borchi.
Il prof. Fondelli era professore delegato alla Biblioteca di Ingegneria quando nel 1975 le Officine Galileo alienarono una parte dello stabilimento di via Carlo Bini, fra cui appunto la Biblioteca. Fu l'inizio di un processo che portò alla chiusura definitiva, nel 1980, dello stabilimento di via Carlo Bini: la Galileo avrebbe riaperto con una gestione completamente rinnovata a Campi Bisenzio.
Il prof. Fondelli, lavorando come consulente alla Galileo, ottenne il lascito per la Biblioteca di Ingegneria. Il materiale (pubblicazioni che percorrono un secolo circa, dal 1850 al 1950) fu l'esito di uno scarto: ci si disfaceva di quei settori che nella futura produzione non avrebbero più destato interesse (circa un quarto del materiale totale della Biblioteca delle Officine Galileo).
La Biblioteca delle Officine di via Carlo Bini era gestita da un'anziana bibliotecaria a cui si deve, con molta probabilità, la collocazione secondo lo schema della Classificazione Decimale Universale (CDU) del settore monografico. Fu forse lei che acquistò le edizioni del 1927-1929 della CDU e della Classificazione Decimale Dewey in vista di una ricollocazione della Biblioteca su base semantica, utilizzando i sistemi di classificazione più accreditati proprio nelle biblioteche tecnico-scientifiche. La ricollocazione del materiale secondo la CDU è probabilmente da situare intorno alla fine degli anni '50: è supposizione basata sulla presenza della vecchia collocazione fisica in un volume del 1955 e sull'assenza della stessa collocazione in anni successivi.
Il Fondo Officine Galileo rende testimonianza di un Sistema-Azienda che fino ai primi 50 anni del secolo scorso è stato il cuore dell'economia fiorentina e che aveva nella biblioteca aziendale il proprio centro di documentazione tecnico-scientifico, destinato sia alla ricerca tecnologica degli studi superiori (grazie alla presenza di insigni professori all'interno della Galileo) che ai propri tecnici e alle maestranze che realizzavano la strumentazione e gli apparecchi per le industrie, le scuole, l'esercito.
I settori disciplinari maggiormente rappresentati nel Fondo sono l'Elettrotecnica (20%), la Fisica (meccanica, elettromagnetismo e ottica), il settore degli Strumenti e apparecchiature di precisione, l'Ingegneria militare e navale. Le pubblicazioni sono per il 34% in lingua francese; seguono l'italiano (29%) , il tedesco (20%), l'inglese (17%).
Ultimo aggiornamento
06.12.2021